Cronaca

Chiusa la scuola di via Leopardi: alla Petrone turni pomeridiani per 600 alunni. Genitori in presidio a Palazzo San Giorgio. “Il sindaco indichi una data precisa per la fine di questa soluzione di emergenza”

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La manifestazione tenutasi in Piazza Municipio sabato 22 ottobre

Le nuove scosse di terremoto che ieri sera sono tornate a interessate il Centro Italia e le popolazioni già colpite dal grave sisma dello scorso mese di agosto hanno riportato la paura anche a Campobasso, dove in molti ieri sera hanno avvertito il movimento tellurico registrato tra Marche e Umbria. Con la paura torna in auge anche la parola sicurezza per la quale da qualche tempo si stanno battendo i genitori della scuola ‘Don Milani’ di Campobasso che questa mattina, giovedì 27 ottobre sono tornati nuovamente a protestare sotto Palazzo San Giorgio, da dove nel pomeriggio è arrivata la firma dell’ordinanza per la chiusura della scuola primaria. Da sabato 29 ottobre per i 600 alunni dell’istituto prenderanno il via i turni pomeridiani alla Petrone.

Tuttavia, lo scontro tra genitori e amministrazione continua a essere relativo ai doppi turni. Le mamme e i papà dei bambini chiedono, infatti, all’amministrazione Battista di indicare l’esatta durata di tale soluzione che, dicono, “non può che essere provvisoria”.

Gli stessi già nell’incontro di ieri hanno dato un ultimatum al primo cittadino sostenendo con forza come non sia possibile attuare tale soluzione di emergenza oltre il 15 gennaio 2017.

Intanto, in queste ore, un’altra mamma ha scritto una lettera aperta chiedendone la pubblicazione. Si tratta di una missiva particolarmente critica sull’operato dei rappresentanti delle istituzioni che hanno il compito di vigilare  sulla sicurezza scolastica.

“Mi chiedo – si legge nella lettera a firma di Gabriela Di Cesare – come posso proteggere mia figlia, non dalle calamità naturali, perché in questo io mi sono assunta precise responsabilità, non da chi vuol farle del male, perché sono attenta, la curo e evito di esporla a rischi e pericoli, ma da un’amministrazione che, in barba a tutti i diritti Costituzionali, non si assume responsabilità che sa di avere in prima persona, che non si impegna nero su bianco con una data precisa (il 15 gennaio 2017 come termine ultimo per la fine dei doppi turni), perché se non riesce a rispettarla si “rovina la reputazione” davanti ad una città intera”.

Redazione

CBlive

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