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DPCM del 18 ottobre, cosa cambia in Molise

Riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica

DPCM del 18 ottobre, cosa cambia in Molise? Venerdì scorso il vertice fra il Vicario del Prefetto di Campobasso, il Questore, le altre Forze di Polizia, il Presidente dell’ANCI Molise, i Sindaci dei Comuni più popolosi della provincia e il Direttore del Dipartimento dell’Azenda Sanitaria Regionale.
Sono state esaminate le attuali esigenze del territorio in relazione alle nuove disposizioni introdotte con il D.P.C.M. del 18 ottobre, nell’ottica della più ampia cooperazione tra le Istituzioni preposte alla gestione dell’emergenza Covid. In particolare ci si è soffermati sulla facoltà dei Primi Cittadini di disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.00, delle strade o delle piazze nei centri urbani, allo scopo di limitare le occasioni di aggregazione di persone che possono favorire, per la loro naturale dinamicità, un calo, anche involontario, del grado di osservanza sia delle misure riguardanti il distanziamento interpersonale, sia del divieto di assembramento.
Cosa cambia quindi in Molise in seguito all’ultimo DPCM? Dal confronto fra i vertici della sicurezza locale, è emerso che l’attuale sistema di controlli è efficace e, grazie anche alle connesse attività di vigilanza, è stato fin’ora possibile garantire il rispetto delle previste misure di contenimento, soprattutto nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani nel fine settimana. Non sono pertanto previste nuove disposizioni.
Eventuali sopravvenute esigenze di tutela saranno prontamente valutate di concerto tra il Sindaco interessato, il Prefetto e il Questore, secondo le indicazioni operative fornite dal Ministero dell’Interno, per l’attuazione delle misure più opportune e per la predisposizione di idonei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con il contributo delle Polizie Locali. Pertanto, nonostante il recente aumento dei contagi, in Molise non sono attualmente previste nuove disposizioni in recepimento del DPCM 18 ottobre 2020. Difatti l’aumento dei contagi sembrerebbe interessare soprattutto l’ambiente ospedaliero.
Carola Pulvirenti

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