L’Acem alla Regione: “Basta finanziare gli altri settori con i soldi degli edili”

Al centro il presidente dell'Acem, Corrado Di Niro
Al centro il presidente dell’Acem, Corrado Di Niro

“Il comparto dell’edilizia, con particolare riguardo agli esecutori di opere pubbliche, è stanco di finanziare gli altri settori e le imprese sono stanche di essere pagate solo tre mesi all’anno, ovvero da marzo a maggio, e con ritardi insopportabili”. E’ il grido d’allarme dell’Associazione Costruttori Edili del Molise, che ha inoltrato al presidente della Giunta Regionale del Molise, all’assessore regionale ai Lavori Pubblici, al presidente del Consiglio Regionale ed al Servizio Risorse Finanziarie, Bilancio e Ragioneria Generale, il testo di una proposta normativa istitutiva di un conto dedicato, inamovibile ed impignorabile per i finanziamenti relativi ai lavori pubblici, richiedendone ufficialmente l’approvazione in seno alla Legge finanziaria 2015 della Regione stessa, in fase di elaborazione.

Secondo l’Acem, che l’ha proposto infruttuosamente anche in passato, “il conto dedicato è l’unica garanzia per essere certi che le risorse destinate alle opere pubbliche, non siano utilizzate dalla Regione per finanziare altri settori e dagli enti locali per fronteggiare le esigenze del momento o le deficienze di cassa, costringendo le imprese ad aspettare anni ed anni e con il rischio di perenzione dei fondi non spesi, come accaduto a varie aziende associate”.
Per questo, dicono gli edili “se fino ad oggi abbiamo tollerato che i soldi spettanti alle imprese fossero utilizzati per gli altri settori, ora non siamo più disposti e vogliamo l’istituzione di un conto dedicato sia a livello regionale, sia presso gli enti locali appaltanti, che non deve essere utilizzato per altre finalità”.
L’Associazione avverte inoltre che “se anche quest’anno la proposta del conto dedicato non sarà approvata, saranno avviate iniziative eclatanti per tutelare le imprese molisane, le uniche che possono rianimare l’economia locale”.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button