Palazzo San Giorgio, un ordine del giorno per l’intitolazione dello stadio a Michele Scorrano. Pilone e Cancellario: “Documento da ritirare, troppe anomalie”

Il documento firmato dall'allora sindaco Litterio nel 1984 sull'intitolazione dello stadio a Giovanni Romagnoli
Il documento firmato dall’allora sindaco Litterio nel 1984 sull’intitolazione dello stadio a Giovanni Romagnoli (per leggerlo, salvare la fotografia a pie’ dell’articolo)

I consiglieri  comunali di Campobasso, Cancellario e Pilone, sono intervenuti, tramite una nota stampa, sull’ordine del giorno da discutere nell’assise di venerdì 29 luglio 2016, avente ad oggetto l’intitolazione dello stadio di contrada Selva Piana a Michele Scorrano.

“Apprendiamo con grandissimo stupore – scrivono i due consiglieri comunalidell’iniziativa dei tre consiglieri comunali Di Giorgio, Columbro e De Bernardo, supportati dall’assessore comunale Colagiovanni, dall’assessore regionale Nagni e dal consigliere regionale Parpiglia, esponenti del ‘Molise di tutti’, in merito al  tentativo di intitolare l’attuale stadio ‘Romagnoli’ di contrada Selva Piana al compianto Michele Scorrano”.

“Ancora una volta – scrivono Pilone e Cancellarioci troviamo a discutere di un tema ampiamente ‘sviscerato’ e dibattuto che pensavamo fosse stato definitivamente archiviato alla luce degli atti comunali esistenti. Vogliamo ricordare, per l’ennesima volta, che prima della approvazione della mozione del 2009 in Consiglio Comunale, richiamata nell’ordine del giorno presentato dai colleghi, esiste agli atti una delibera di consiglio comunale che provvede ad intitolare lo stadio di Selva piana all’eroe di guerra Giovanni Romagnoli, corredata dalle comunicazioni fatte alla famiglia stessa, a firma dell’allora sindaco Gerardo Litterio, in merito al provvedimento effettuato”.

“Fermo restando – prosegue la nota stampache i colleghi consiglieri comunali conoscono benissimo questa documentazione, la domanda che ci poniamo è come si possa continuare a ostinarsi nel percorrere una strada che porterebbe a calpestare la storia della nostra  città e che mortificherebbe la memoria di un eroe, campobassano, morto, lo ricordiamo, in difesa della Patria. Ancora per molto bisognerà continuare a mettere in competizione i nomi di due persone che non ci sono più, scomparse purtroppo prematuramente, per motivazioni diverse? Riteniamo  fortemente  che Michele Scorrano debba avere un riconoscimento importantissimo nella nostra città, non solo per le note doti umane ma anche per il grandissimo lavoro svolto per la promozione e valorizzazione del calcio campobassano, ma questo riconoscimento, ripetiamo giusto e sacrosanto, non può andare a discapito di altre figure che hanno lasciato un segno indelebile sacrificando la propria vita in nome della salvaguardia dei valori che hanno ispirato la nascita della nostra gloriosa Repubblica. Compito di un buon amministratore è quello di studiare e analizzare le questioni a 360 gradi e poi trovarne le giuste soluzioni che possano dare risposte chiare e precise, senza calpestare la sensibilità di nessuno, famiglie comprese. Non parliamo di un semplice cambio di intitolazione, parliamo della storia e di precise volontà espresse dalle passate amministrazioni. Noi dovremmo imparare ad avere più Rispetto per chi ci ha preceduto, perché siamo certi che anche noi non gradiremmo in futuro che qualcuno  possa cancellare con un semplice ordine del giorno il nostro operato”.

“A tal riguardo – continua il comunicato stampavogliamo ricordare ai colleghi proponenti, le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Battista in una intervista del 23 maggio 2015 sull’intitolazione del vecchio stadio ‘Romagnoli’ a Parco 5 luglio (in ricordo della visita di Papa Francesco) “sulla presenza in città  di due stadi che si chiamano allo stesso modo, vecchio e nuovo romagnoli, siamo di fronte ad una anomalia assoluta. Con l’intitolazione al Santo Padre resterà solo un Romagnoli, quello di contrada Selva Piana”. Anche alla luce delle affermazioni del sindaco, chiediamo ai colleghi firmatari l’ordine del giorno, di ritirare il documento così come presentato e di trovare, nella Commissione preposta, soluzioni alternative che possano finalmente portare a raggiungere lo scopo che è quello di onorare in ogni modo chi ha servito per importanti meriti la nostra comunità”. 

“Un’ultimissima considerazione – concludono Pilone e Cancellariova fatta in merito al protocollo dell’ordine del giorno. È solo il caso di ricordare che l’ordine del giorno, come strumento di attività consiliare, non è previsto come punto da dibattere inserito preliminarmente all’interno della seduta consiliare. Lo statuto e il regolamento interno sul funzionamento del consiglio comunale riconoscono come ordine del giorno solo un atto di indirizzo che può essere presentato durante la discussione di un argomento, in seduta, che sia però attinente alla discussione che si sta tenendo. Per prassi, comunque, anche in passato, sono stati consentiti. Sarebbe ora di darci un taglio, lo ribadiamo, a questa forma non prevista dalle norme regolamentari così come impostata. Non solo. L’anomalia più grave è che si sia protocollato un atto che porta la firme di cittadini esterni al consiglio comunale. Seppur barrate le firme ed i nomi (non si capisce da chi e senza sigle che ne attestino la nullità), sono firme autografe, lo ribadiamo, estranee, che vogliono, però, dare un forte segnale politico al documento presentato, segnale che sarebbe stato corretto evitare”.

Il documento firmato da Litterio

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
CBlive
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

Privacy Policy estesa