Il Tar Molise ‘spegne’ un’antenna di telefonia mobile della Ericcson a Colletorto

Importantissima pronuncia del TAR Molise in merito alla nota problematica del cosiddetto inquinamento elettromagnetico derivante dalle stazioni di telefonia mobile.
La vicenda trae origine dall’autorizzazione concessa nell’anno 2012 dall’amministrazione comunale (dell’epoca) del Comune di Colletorto alla Società Ericsson che procedeva alla installazione di un ponte radio base per la diffusione del segnale dell’operatore telefonico H3G nell’abitato del comune di Colletorto.
Per contrastare tale decisione si costituiva un comitato cittadino denominato “Per i beni Comuni” lamentando la pericolosità di tale impianto localizzato in pieno centro abitato e nelle immediate vicinanze di strutture pubbliche quali la scuola ed un centro per anziani, ben potendo lo stesso essere collocato in altre zone distanti dal centro abitato.
Lo stesso Comitato cittadino, a fronte della mancata revoca delle concessioni rilasciate del Comune di Colletorto, era costretto ad adire il TAR Molise, conferendo apposito mandato agli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini al fine di tutelare i diritti e la salute della popolazione locale contro i rischi derivanti dal forte esposizione alle onde elettromagnetiche dell’impianto in questione.
Il TAR Molise con sentenza n.315/2016 ha accolto la tesi dei ricorrenti ed ha annullato la concessione rilasciata dal Comune di Colletorto evidenziando importanti principi che potranno essere fatti valere anche in relazione a tanti impianti presenti nei centri abitati.
In particolare, il Tar dopo aver riconosciuto la piena legittimazione ad agire in giudizio del comitato cittadino ha evidenziato che in base ai contenuti della legge regionale n.20/2006, non avendo la Regione Molise pianificato i siti per la localizzazione degli impianti radioelettrici, il Comune deve attenersi a precise direttive nel rilascio delle concessioni.
Nel caso di che trattasi il TAR Molise evidenziava sia la mancanza di un motivato parere sanitario che escludesse ogni possibilità di nocumento alla salute dei residenti della zona sia la mancanza di idonee prescrizioni in considerazione della localizzazione dell’impianto in una “zona ad installazione condizionata” (centri storici, zone sottoposte a vincoli).
Grande la soddisfazione del comitato “Per i beni Comuni” e del suo Presidente Daniele Simone per il risultato ottenuto dopo una lunga battaglia volta alla tutela della salute di tutti i cittadini di Colletorto.