Crisi e prospettive per l’Automotive: Di Lucente al tavolo nazionale, sindacati chiedono riforme e tutele

Nella giornata di domani, l’assessore alle Attività Produttive e Sviluppo Economico della Regione Molise, Andrea Di Lucente, parteciperà al tavolo nazionale sull’Automotive.
Politica automotive UE; Proposta incentivi 2025; Resoconto Tavolo Stellantis i tre punti all’ordine del giorno.
L’incontro si svolgerà a poche ore dal Consiglio Competitività di Bruxelles, al quale ha preso parte il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Continuiamo a tenere alta la guardia anche sui temi che ci interessano da vicino – ha dichiarato l’assessore Di Lucente –. L’Automotive è un motore di sviluppo fondamentale per l’economia del Paese e della nostra Regione ed è fortemente condizionato prima dai tavoli europei e poi da quelli nazionali. Occorre che l’Italia sia competitiva in materia di tecnologia e Clean Industrial Deal per essere un pilastro del settore in Europa. Questo avrebbe ricadute positive anche sul nostro territorio rispetto al quale – ha concluso – restiamo fiduciosi in nuove possibili soluzioni”.
Intanto, le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno espresso preoccupazione per la crisi del settore e per il costo che stanno pagando i lavoratori, soprattutto quelli dell’indotto di Stellantis.
“Al tavolo automotive che si terrà venerdì 14 marzo al Mimit – affermano i sindacati – chiederemo non solo di definire un piano di rilancio del settore, ma anche di varare una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali”.
Le sigle sindacali sottolineano la necessità di ripristinare il fondo automotive nella sua interezza per supportare l’intero comparto, garantire il lancio di modelli ibridi in tutti gli stabilimenti Stellantis, chiarire il futuro di Termoli e delle altre fabbriche della meccanica, oltre a modificare il sistema di ammortizzatori sociali per tutelare meglio l’occupazione e alleggerire il peso su lavoratori e imprese.
“Chiediamo di avviare un confronto con Governo, Regioni, Stellantis e imprese dell’indotto per sostenere il reddito dei lavoratori e al contempo avviare piani di riqualificazione professionale. Un esempio positivo è l’intesa siglata con la Regione Piemonte, che ha previsto un’integrazione per i lavoratori connessa però all’effettivo svolgimento di percorsi di formazione”, proseguono i sindacati.
Il settore è in una fase di transizione complessa e le risposte dell’Unione Europea non sono ancora sufficienti. Per contrastare il rischio di deindustrializzazione, oltre a risorse e investimenti pubblici e privati, è necessario un sistema di ammortizzatori sociali adeguato e duraturo, che tuteli l’occupazione e imponga alle aziende precise condizioni per il loro utilizzo. Le criticità dell’automotive si riflettono anche sul comparto del trasporto pesante, coinvolgendo aziende come Iveco.
“Chiederemo un’azione congiunta tra Governo, Regioni, Stellantis e imprese dell’indotto per superare le attuali difficoltà e costruire un sistema di ammortizzatori sociali più equo, efficace e sostenibile – concludono le sigle sindacali – capace di rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori, oggi costretti a vivere spesso con poco più di mille euro al mese”.
La crisi del settore automotive impone quindi scelte strategiche e interventi urgenti per garantire la tenuta occupazionale e la competitività industriale del Paese.