Salute Molise

Medici italo-venezuelani in Molise: quattro anni di impegno, ora si punta alla stabilizzazione

Sono oltre trenta i medici italo-venezuelani che, da più di quattro anni, operano negli ospedali del Molise, contribuendo in maniera determinante a garantire la continuità dei servizi sanitari regionali, soprattutto nei momenti più difficili come l’emergenza Covid. La loro presenza si è rivelata fondamentale per colmare le carenze di personale sanitario e assicurare il regolare funzionamento dei reparti ospedalieri, spesso messi alla prova dai concorsi deserti e dalla cronica difficoltà di reperire specialisti.

Questa mattina, nella sala Biblioteca ‘L. Lombardi’ di Palazzo D’Aimmo, una delegazione di medici venezuelani – quasi tutti di origine italiana – ha incontrato il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, i capigruppo consiliari, i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i presidenti delle Commissioni permanenti, nell’ambito degli ‘Incontri del Lunedì’, dedicati all’ascolto delle realtà socio-economiche del territorio.

A fare da portavoce dei professionisti è stata la giornalista Marinellys Tremamunno, presidente dell’associazione che rappresenta i medici italo-venezuelani. Durante l’incontro, i sanitari hanno ripercorso il loro percorso iniziato nel pieno della pandemia, ricordando l’impegno profuso nei diversi presidi sanitari regionali e sottolineando la dedizione e la professionalità con cui, ogni giorno, garantiscono assistenza ai cittadini molisani.


Le richieste dei medici: stabilizzazione e riconoscimento dei titoli

Attualmente i medici italo-venezuelani operano con contratti a tempo determinato. La loro richiesta principale è ottenere un inquadramento stabile all’interno del Servizio Sanitario Regionale (SSR), in segno di riconoscimento per il contributo fornito e per consentire loro di pianificare un futuro in Molise, dove molti si sono ormai trasferiti con le proprie famiglie.

Un’altra questione cruciale riguarda l’accelerazione delle procedure burocratiche per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti in Venezuela. Una problematica che dipende in larga parte dalle istituzioni nazionali e che rappresenta un ostacolo per una piena valorizzazione delle loro competenze.

Il presidente Pallante ha ringraziato i medici per la professionalità dimostrata negli anni, sia durante la fase emergenziale sia nell’attuale gestione ordinaria dei servizi sanitari:

“L’Assemblea regionale è pienamente consapevole del contributo fondamentale che offrite ogni giorno al nostro sistema sanitario. Il vostro impegno è prezioso per il Molise e per i cittadini”, ha dichiarato Pallante.

Il presidente ha inoltre annunciato la disponibilità del Consiglio regionale a valutare la redazione di un atto di indirizzo da sottoporre al Ministero della Salute e alle strutture sanitarie regionali competenti, con l’obiettivo di sostenere le istanze dei medici italo-venezuelani e garantire loro prospettive concrete di stabilizzazione.

Anche la vicepresidente Passarelli, il segretario Primiani e i capigruppo Gravina, Fanelli e Greco hanno preso la parola, ponendo domande e proponendo riflessioni per approfondire i punti critici evidenziati dai professionisti.

Nel pomeriggio, i medici hanno incontrato la stampa per ribadire la loro disponibilità a proseguire e rafforzare l’impegno al servizio della sanità regionale.

“Molti di noi hanno deciso di stabilirsi qui con le proprie famiglie – hanno spiegato –. Ci sentiamo parte integrante della comunità molisana e vogliamo continuare a lavorare per i cittadini, ma abbiamo bisogno di certezze per il nostro futuro professionale”.

Redazione

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