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“Dal Molise a Montreal. L’emigrazione nel contesto del Secondo dopoguerra. Studio di un caso: il paese di Jelsi”, nel centro alle porte di Campobasso presentata la tesi di Flora Jouvencel

flora jouvencel jelsesi nel mondo jelsiL’amministrazione comunale di Jelsi ha reso omaggio, nella Sala convegni ‘G. Santella’, gli jelsesi e i molisani nel mondo, con la presentazione del lavoro di Florence Jouvencel, ricercatrice francese dell’Università Diderot di Parigi e di Bologna, presentando, in diretta streaming, la sua tesi magistrale, dal titolo “Dal Molise a Montreal. L’emigrazione nel contesto del secondo dopoguerra. Studio di un caso: Il paese di Jelsi”.

Una sala affollata ha ascoltato con attenzione e interesse, dopo i saluti del sindaco Salvatore D’Amico e del Parroco don Peppino Cardegna, i saluti di Andrea Passarelli, presidente dell’Associazione Jelsesi di Montreal, Incoronata Barbiero, tesoriere della stessa associazione, Sonia Ciaccia GJM (Giovani Jelsesi di Montreal) e Veronica Carbonaro, componente della GJM, che ha collaborato con la ricercatrice, contattando gli jelsesi residenti a Montreal per fornire materiale e interviste.

Flora Jouvencel, nel suo intervento, ha precisato che questo è il risultato di più di due anni di ricerche in due continenti, con la collaborazione dell’Università di Parigi Diderot, l’Università di Bologna e il Laboratorio di Storia e Patrimonio di Montreal dell’Università del Québec a Montreal (UQAM).

Le motivazioni e i fattori stimolanti della ricerca sono scaturiti tra il periodo di formazione universitaria in Storia a Montpellier e l’Università del Québec a Montreal, dove ha potuto constatare l’importanza che ha avuto l’immigrazione per il Canada e in particolare per Montreal. Successivamente, si è spostata a Parigi per la Magistrale. Durante questi due anni, ha alternato gli studi tra Parigi, Bologna, e Montreal per poter scrivere la sua tesi sull’emigrazione dei molisani e in particolare degli jelsesi a Montreal durante il periodo del Secondo dopoguerra

Con l’aiuto dei professori Ramirez e Linteau, e dietro consiglio dello storico di origini jelsesi, Norberto Lombardi, ha concentrato le sue ricerche sulla Comunità Jelsese a Montreal, consultando documenti e scritti messi a disposizione dalla Parrocchia e dal Comune di Jelsi, e dall’Archivio di Stato di Campobasso, archivi privati, con interviste a emigrati residenti a Jelsi, analogamente le stesse ricerche a Montreal, Casa D’Italia ed e interviste agli emigrati.

flora jouvencel jelsesi nel mondo jelsi 2Michael Mirolla, jelsese di nascita, scrittore ed editore (Guernica-Montreal), nel suo appassionato e nitido intervento, ha dato la sua personale testimonianza, parlando del suo distacco e quello della sua famiglia dal paese natio, della ferita intima mai completamente rimarginata. Interessante una sua intervista video rilasciata al Museo dell’Immigrazione di Halifax, nella quale racconta in modo toccante nei minimi particolari la partenza da Jelsi e l’approdo in Canada, e la vita non semplice in quella terra lontana. Ha commentato con lucidità la vicenda esistenziale del migrante. “Essere emigrante – le parole di Mirolla significa guadagnare e perdere, ottieni l’esperienza della scoperta, nuovo mondo, nuova lingua, nuove opportunità, perdi le connessioni alle tue radici, la casa dei tuoi antenati, la terra dove le Tue generazioni prima di te sono nate, la rete di affinità che ci rende umani”.

Francesca La Marca, deputata italo-canadese per l’America settentrionale e centrale, ha esordito elogiando la bellezza della festa del grano di Sant’Anna, sia a Jelsi che a Montreal. Ha poi richiamato alcuni dei motivi della relazione esposta dalla ricercatrice, sulla base dell’esperienza vissuta come emigrata di seconda generazione da genitori provenienti dal sud Italia stabilitasi in Canada.

Marco Fedi, deputato per l’Africa, l’Oceania e l’Antartide, a sua volta, si è impegnato a promuovere più attivi collegamenti tra la Comunità Molisana e i gruppi di jelsesi presenti in terra australiana.

Gli interventi, moderati da Giuseppe Pirro, sono stati arricchiti con letture di brani del poeta Domenico Petruccioli e di un anonimo autore molisano, alternati a scene recitate di partenze e imbarchi dai porti Italiani per il nuovo mondo ispirate a vicende realmente accadute interpretate dai ragazzi della scuola media di Jelsi, diretti dai professori Michelina e Antonio Valiante.

La colonna sonora dal vivo e sta offerta dai musicisti Pasquale Tedeschi, Piera e Nicola Di Vico; le ballate tradizionali sono state eseguite da Francesca Santella, vice-campionessa nazionale di organetto.

Nel corso del convegno è stato reso omaggio ad Angelo Andrea Valiante, jelsese prigioniero in Australia nel 1941, rientrato a Jelsi riapproda con la famiglia nel 1950 a Brisbane e si stabilisce a Stanthorpe (Queensland, Australia). Il 21 novembre Angelo Andrea ha compiuto 101 anni di vita.

L’intervento conclusivo del professor Norberto Lombardi ha offerto una sintesi lucida del lavoro della ricercatrice, ripercorrendo i primi contatti avuti, e i suggerimenti proposti e accolti dalla giovane ricercatrice.

Il lavoro tocca tutti gli aspetti del fenomeno migratorio e le problematiche dei protagonisti, i vari aspetti del distacco e del disagio delle piccole comunità, ed i sacrifici ripagati nel tempo, encomio particolare alla ricercatrice per aver ridato voce agli immigrati jelsesi veri protagonisti con le loro storie.

Tutti gli intervenuti sono stati fatti dono dall’amministrazione comunale di un’incisione artistica personalizzata di Jelsi, realizzata da Antonella e Maria Panzera, inoltre Flora Jouvencel e Michael Mirolla sono stati insigniti da parte del sindaco dell’onorificenza di “Ambasciatori di Jelsi nel Mondo”, tale titolo onorifico viene assegnato a personalità di origini Jelsesi e non, che si sono particolarmente distinti nel mondo della cultura e dell’imprenditoria e dell’impegno sociale a favore della Comunità di Jelsi.

Al convegno sono intervenuti il Presidente dell’Associazione Sant’Anna Andrea Passarelli, il vice-presidente della Federazione delle associazioni molisane del Québec Gennaro Panzera, Joe Panzera, titolare della CIOT, la Presidente del COMITES Giovanna Giordano.

Il Comune di Jelsi ha ringraziato in l’Università Diderot di Parigi, l’università di Bologna e i loro illustri Professori, il bicentenario Comitato Sant’Anna, l’Associazione San Amanzio per il valido supporto ringraziamento esteso a tutte le Associazioni e i Comitati di Jelsi e tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa: Antonio Cianciullo, Antonio Valiante, Michele Cianciullo, Feliciano Antedomenico, Giuseppe Pirro e Antonio Maiorano.

Redazione

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