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Biblioteca Albino, per i 14 lavoratori delle cooperative i sindacati chiedono garanzie alla Regione e attaccano: “Sconcertati per l’inerzia delle Istituzioni”

bibliotecaFABIANA ABBAZIA

I sindacati tornano a marcare stretto la Regione per la delicata questione che riguarda i 14 lavoratori delle due cooperative, Copat ed Altrimedia, che svolgono servizi all’interno della Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso.

In una nota congiunta il segretario generale della Uiltucs Molise, Pasquale Guarracino e Franco Spina della Filcams hanno rimarcato come “senza un intervento della Regione il prossimo 31 luglio i lavoratori saranno costretti ad andare a casa”.

Con ilDecreto Delrio che riforma le province italiane, l’ente di via Roma infatti non avrà più i fondi per gestire il settore cultura e quindi procedere a rinnovare il contratto ai dipendenti delle cooperative. Dopo l’impegno assunto dal presidente De Matteis lo scorso 27 giugno per la mensilità di luglio, senza l’ente di via Genova, da agosto il personale rischia grosso.

Dal canto loro, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali si sono detti “sconcertati per l’inerzia delle Istituzioni”.

Nonostante le forti sollecitazioni fatte pervenire all’Assessore al Lavoro, Michele Petraoria, e al consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi, nonché al governatore Frattura – hanno rimarcato Guarracino e Spina – ad oggi, oltre che qualche passaggio di carte tra un ufficio e un altro, nulla si è ottenuto, se non far passare altri preziosi giorni per vedere avvicinarsi la data ultima della permanenza dei lavoratori in Biblioteca”.

Nemmeno il tavolo di concertazione che doveva essere aperto in Prefettura finalizzato al salvataggio e alla tutela dei livelli occupazionali dei dipendenti è stato ancora convocato.

Cosa aspetta la Regione a intervenire?” domandano ancora i due sindacalisti che, dati i tempi strettissimi hanno rinnovato, al Presidente della Giunta Regionale, l’invito per un’immediata convocazione.

Secondo Spina e Guarracino, infatti, ciò è più che mai urgente “per individuare una soluzione che contemperi sia la tutela dei livelli occupazionali, sia l’esigenza di garantire efficienza e accessibilità a uno dei più importanti centri di cultura molisani.”

Intanto, così come prospettato nel corso della riunione dello scorso giugno da De Matteis il personale della Provincia che sostituirà i lavoratori specializzati delle cooperative è già stato trasferito all’Albino per acquisire una parte del sapere necessario allo svolgimento delle mansioni bibliotecarie. Ma senza un impegno della Regione che garantisca ai professionisti di operare nella struttura, che fine farà la qualità dei servizi offerti all’utenza?. Un rebus questo che potrà essere sciolto solo dalla Regione Molise , mentre i sindacati continueranno a far sentire la loro voce.

Una conferenza stampa è stata difatti già convocata dagli stessi per domani mattina dinanzi la Biblioteca Provinciale.

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