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Campobasso, primo giorno di scuola: tra i banchi si prova a tornare alla normalità

Prima campanella per gli studenti di Campobasso. Il mondo della scuola prova a tornare alla normalità. Studenti e insegnanti tornano in classe senza più mascherine, con la speranza che le restizioni imposte per due anni dal Covid possano davvero essere finite. C’è emozione e voglia di riprendersi quella socialità che il Covid ha cancellato.

Come ogni anno il sindaco del capoluogo, Roberto Gravina, insieme all’assessore all’Istruzione, Luca Praitano, sin dal suono della prima campanella hanno portato il saluto loro e dell’intera Amministrazione Comunale agli alunni degli Istituti Scolastici Comprensivi della città, partendo dall’Istituto D’Ovidio, per poi recarsi al Convitto Nazionale Mario Pagano, all’Istituto Colozza, alla Montini, alla Jovine e alla Petrone.

“La ripresa delle attività didattiche rappresenta sempre un momento che coinvolge positivamente gli studenti e il mondo della scuola nel suo complesso, così come anche l’intera comunità cittadina, – le parole del primo cittadino – a dimostrazione di quanto sia forte il legame tra ciò che la scuola offre e attua a livello formativo per i nostri giovani e la società con la quale riesce a interagire per costruire una preziosa e solida alleanza utile a sostenere percorsi di crescita non solo individuali, ma bensì comuni. Ogni inizio porta con sé una serie di opportunità, un intreccio di relazioni da affrontare con la consapevolezza crescente che è determinante impegnarsi per approfondire non solo temi e materie scolastiche, ma soprattutto quel senso di appartenenza a una comunità aperta e inclusiva che è un patrimonio umano e culturale da preservare e far crescere grazie all’apporto di tutti”.

Il mondo della scuola ha, nel suo interno, oggi più che mai, le professionalità e l’organizzazione per sviluppare progetti educativi che trasmettono, all’intera società civile, quelle forme di sapere condiviso che risultano essere indispensabili per indirizzare l’azione di famiglie, giovani e istituzioni verso uno sviluppo sociale che prenda avvio dal dialogo e dal confronto diretto, cosa che nel lungo periodo pandemico, per forza di cose, è stata resa più complicata per tutti. Mettiamoci in ascolto dei nostri ragazzi – ha dichiarato in conclusione il sindaco – prendendo come esempio proprio quella predisposizione al confronto che la scuola aiuta prima a stabilire e poi porta a migliorare e far maturare, auspicando che ciò possa contribuire a rendere ancora più importante l’anno scolastico che si avvia a iniziare, un anno che auguro, a nome dell’Amministrazione Comunale, possa essere ricco per tutti di attività, spunti di riflessioni, conoscenza e momenti di crescita”.

“Il Molise – ha detto invece il presidente della Regione, Donato Toma, nel suo messaggioha bisogno di ripartite anche in questo senso, con i giovani pronti a crescere e a spiccare il volo.  Quindi, cari ragazzi, un grosso in bocca a lupo a tutti voi, al personale docente e non docente e ai genitori che alimentano con amore la vostra formazione umana e culturale.
Oggi parte una nuova stagione. L’auspicio è che duri il più a lungo possibile. Nel segno dell’impegno e della condivisione più autentica”.

Redazione

CBlive

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