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Campobasso, un anno a 5 Stelle con il segno meno. “Bravi ad andare in Procura, pessimi a gestire l’ordinario. Inopportuno anche il restyling delle stanze del sindaco in piena emergenza covid”

Un anno con il segno meno. È questo il bilancio per la città di Campobasso dopo 12 mesi di amministrazione Gravina. A dirlo sono i consiglieri comunali di centrodestra Esposito, Colagiovanni, Fasolino e Annuario che hanno convocato la stampa per rimarcare come, in un anno, nessun punto del programma elettorale dei pentastelalti sia stato realizzato.

Troppi restano i problemi della città ancora irrisolti. Problemi sui quali il centrodestra intende portare l’Aula di Palazzo San Giorgio a compiere una riflessione attraverso la convocazione di un Consiglio monotematico.

Dai problemi irrisolti del commercio, oggi aggravati dalla pandemia, che hanno portato tante saracinesche ad abbassarsi, così come qualunque iniziativa messa in campo in tutti quei settori su cui i 5 Stelle hanno compiuto un’opposizione violenta, salendo tante volte le scale della Procura.

“In Aula, – ha spiegato Esposito – chiederemo la presenza della delegazione parlamentare molisana affinchè possa spiegare cosa si sta facendo per la nostra città e per il Molise. Perchè mentre Gravina scrive a Speranza per la sanità, forse sarebbe meglio interessase Conte sui soldi del Cis per un progetto inutile come quello del trenino”.

Durissime anche le parole di Colagiovanni e Fasolino. “Abbiamo aspettato il primo semestre di legislatura – hanno detto – per evitare che ad ogni accusa mossa potessero rispondere che l’amministrazione fosse ancora agli inizi del governo della città. Trascorso un anno cosa è cambiato? Davvero poco”, la risposta dei due esponenti dei Popolari per l’Italia.

“Gli ex quattro consiglieri del Movimento 5 Stelle, oggi sindaco e assessori, durante la legislatura passata avevano criticato tutte le iniziative intraprese. Sul cartellone degli eventi estivi e su quello natalizio avevano sempre puntato il dito – hanno proseguito i due rappresentanti di Palazzo San GiorgioL’estate 2019 è passata inosservata e l’assessore al ramo, altro non fece, che riproporre gran parte degli eventi già inseriti nei cartelloni estivi degli anni precedenti. Quest’anno, la domenica mattina, stiamo assistendo ai concerti in Villa de Capoa, sicuramente non una novità. Anche il Natale è trascorso senza grandi novità, rispetto al passato. Una sorta di copia e incolla degli anni precedenti”.

“Se si fa un sondaggio in giro per la città hanno evidenziato i due amministratori comunali – c’è grande delusione tra i commercianti. Più di qualcuno di loro, forse, aveva ceduto alle promesse elettorali durante cinque anni da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle. E, oggi, le loro aspettative sono state deluse”.

“Eravamo stati abituati a continue lamentele sul sistema di raccolta differenziata – l’affondo di Colagiovanni e Fasolino – Ma oggi cosa è cambiato? Anche qui poco o nulla. Ricordiamo le continue conferenze stampa e l’invio dei documenti in Procura per ogni spesa straordinaria dell’amministrazione comunale – le parole di Colagiovanni e Fasolino – Oggi, con la crisi dovuta all’emergenza sanitaria, il sindaco Gravina come spiega ai cittadini la spesa per il restyling del suo ufficio? Spese inopportune, soprattutto in un periodo in cui i cittadini fanno fatica ad arrivare a fine mese con una crisi senza precedenti, forse peggiore di quella del 2008. Noi siamo le sentinelle dell’amministrazione comunale, ma con un metodo diverso – hanno concluso – Noi vogliamo mettere a disposizione della città la nostra esperienza”.

Ulteriore affondo quello del consigliere di Fratelli D’Italia, Mario Annuario, che ha posto l’attenzione sul degrado strutturale del centro storico.

“Era il loro cavallo di battaglia prima che venissero eletti, ma ad oggi non c’è stato alcun intervento. Questa amministrazione ha difficoltà a gestire l’ordinario. Campobasso – ha conluso Annuario – merita sicuramente di più”.

Redazione

CBlive

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