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Questione luminarie, l’assessore Colagiovanni incassa la fiducia della maggioranza. Minoranze sfilacciate: appena cinque i voti per la sua sfiducia, Polo Civico e Forza Italia assenti

L'intervento del sindaco Antonio Battista durante il Consiglio comunale
L’intervento del sindaco Antonio Battista durante il Consiglio comunale

GIUSEPPE FORMATO

La maggioranza di centrosinistra del Comune di Campobasso ha votato compatta per rinnovare la fiducia all’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni, al termine di un acceso dibattito in aula sulla mozione di sfiducia presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, inerente al modus operandi sulle scelte relative all’installazione delle luminarie natalizie e, in particolar modo, all’affidamento diretto dell’appalto, decidendo di restare sotto la soglia dei 40mila euro.

Diciassette i voti che hanno respinto la mozione di sfiducia, cinque i consiglieri che hanno espresso la propria volontà di sfiduciare l’assessore, mentre Cancellario non ha preso parte al voto, pur presente in aula.

La fiducia, per la verità, era arrivata all’assessore Colagiovanni, già prima della votazione, dalle minoranze di Palazzo San Giorgio: assenti, infatti, i consiglieri del Polo Civico, Michele Scasserra, Michele Coralbo, Alberto Tramontano e Michele Perretta il quale già da tempo ha preso le distanze dalla coalizione nella quale è stato eletto, oltre ai consiglieri di Forza Italia, Gino Di Bartolomeo e Alessandro Pascale.

Le minoranze erano presenti in aula con i soli esponenti grillini e con Francesco Pilone e Marialaura Cancellario, entrambi di Democrazia Popolare. Alla fine della seduta hanno votato a favore della sfiducia soltanto i pentastellati Roberto Gravina, Simone Cretella, Paola Felice, Luca Praitano e il ‘civico’ Francesco Pilone.

Marialaura Cancellario, invece, che già alla vigilia dell’atteso Consiglio comunale aveva espresso su facebook la propria fiducia a Colagiovanni, commentando uno stato dell’assessore, scrivendo “non pensare alle cattiverie che scrivono su questa macchina infernale… vai avanti, a testa alta e continua a lavorare per il bene della nostra città!”, non ha partecipato al voto, rispondendo a Gravina, il quale nella dichiarazione di voto aveva attaccato la sua scelta, di non aver votato perché contestava il modus operandi dei pentastellati sulla presentazione della mozione.

Presenti solo sei consiglieri delle minoranze
Presenti solo sei consiglieri delle minoranze

Diciassette i voti contro la mozione di sfiducia e, quindi, in favore dell’assessore Salvatore Colagiovanni. Assenti, tra le fila del centrosinistra, il febbricitante Michele Durante, oltre a Elio Madonna e a Michele Ambrosio dell’UdC, ormai in aperto contrasto con la maggioranza di Palazzo San Giorgio.

Presente accanto al sindaco Antonio Battista anche il dirigente comunale De Marco, tirato in causa sulla vicenda, il quale ha affermato: “Se dovessero esserci irregolarità amministrative, io sarò il primo a portare il carteggio in Procura. Equiparare la questione relativa alle luminarie di Campobasso a ‘Mafia Capitale’ è un qualcosa di grave e pretestuoso, che offende l’intera città. Occorre, comunque, fare una distinzione tra le leggi di una gara d’appalto rispetto all’affidamento di eventi e spettacoli. Aggiungo, inoltre, che Max Manocchio, che voi avete tanto attaccato è tra i migliori nel suo campo e col quale avevamo già lavorato. Ecco il rapporto di fiducia e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Ad aprire la mattinata era stato Simone Cretella, per il quale “la vicenda ha messo in luce un grosso ‘magna magna’, perché è stato un affare trattato con vecchie pratiche. Il problema non sono le luminarie, ma il fatto di non aver rispettato la tempistica delle procedure, il che ci lascia pensare che non è stato un appalto trasparente e non è stato gestito in maniera pulita”. L’esponente grillino, nel rivolgersi poi all’assessore Colagiovanni, ha sottolineato che “tutta la questione non è stata un fatto personale”.

Sulla falsariga di Cretella anche gli interventi di Gravina, Praitano, Felice e Pilone, il quale ha chiesto risposte sulle procedure, concludendo “ma non ho avuto il piacere di riceverle”.

Accese anche le dichiarazioni di Pasquale Colarusso, presidente della Commissione commercio e già assessore comunale nella precedente legislatura, rivolgendosi agli esponenti del Movimento 5 Stelle: “Parlate di prassi, ma forse non avete memoria storica. Voi offendete anche le precedenti amministrazioni. State trattando il dirigente De Marco e l’assessore Colagiovanni come delinquenti, ma io qua vedo solo persone per bene che fanno il loro lavoro onestamente. De Marco, da quando è al Comune di Campobasso, ha dato uno slancio al nostro ente; mentre, Colagiovanni nel suo lavoro ci mette il cuore e i cittadini gliene danno atto tutti i giorni”.

“Stiamo lavorando su tanti settori – ha concluso il sindaco Antonio Battistae stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro. L’esperienza condivisa in maniera collegiale del Natale è pienamente riuscita. Ci siamo mossi rapidamente, riuscendo a coinvolgere i cittadini, le associazioni, i Comitati di quartiere e il nostro obiettivo è quello di provare a far sì che anche le minoranze partecipino all’attività amministrativa. C’è uno scollamento tra i cittadini e la politica e le polemiche contribuiscono a creare questa crepa. Dobbiamo lavorare tutti insieme, maggioranza e opposizioni, per riavvicinare la politica al territorio e lo faremo garantendo la fermezza della Istituzioni. Siamo stati chiamati ad amministrare la città e abbiamo una responsabilità verso i nostri concittadini. Sulle luminarie, io non devo difendere De Marco, perché lui è un dirigente esperto. Sotto certe soglie si può agire legittimamente e con maggiore rapidità. Rinnovo, così, la mia fiducia a Colagiovanni e, insieme a lui, a tutto il gruppo che ha lavorato sul cartellone natalizio. Siamo pronti a un lavoro di insieme che dovrà guardare al territorio e, per il futuro, giusto per non alimentare dubbi, per mostrare ancor di più la nostra trasparenza e onestà, agiremo fugando tutte le perplessità e i dubbi, dei quali qualcuno parla”.

“Il dirigente De Marco – il commento dell’assessore Salvatore Colagiovanni attraverso una nota stampa – è stato preciso nelle sue spiegazioni, relativamente alle situazioni sulle quali era stato chiesto un chiarimento. Io ho preferito non parlare nel corso dell’assise comunale, perché il sindaco Antonio Battista è intervenuto per due volte. È il primo cittadino che dà la fiducia agli assessori e ho ritenuto che dovesse essere lui a parlare per tutta la Giunta comunale. Ho apprezzato i suoi interventi, così come mi ha fatto piacere essere sostenuto dai miei colleghi, oltre ai consiglieri dell’IdV, anche da quelli del Partito Democratico e da tutti coloro che sono intervenuti. Da questa mozione esco rafforzato e quello che voglio ribadire è che è stata sottolineata la mia piena onestà morale e la mia rettitudine. Io vedo Campobasso in maniera diversa, città per la quale bisogna fare sempre di più. La nostra città deve avere il ruolo di centralità nel Molise e noi lavoriamo per questo. E credo che i risultati si stanno iniziando a vedere. Ognuno fa il suo ruolo – ha conclusoColagiovanni – e non accetto lezioni di moralità da chi oggi ha provato a far arrivare un concetto distorto, rispetto alla realtà delle cose. L’assessore Colagiovanni ha dato un indirizzo sulle luminarie natalizie di Campobasso, condiviso insieme ai colleghi della Giunta comunale. Abbiamo illuminato il capoluogo, ribadendo il suo ruolo. Per la prima volta, dopo diversi anni, un gruppo di ragazzi ha realizzato un video, prendendo spunto dalla città illuminata e caricandolo su youtube a disposizione dei milioni di utenti in tutto il mondo, vantando la bellezza della propria città. È stata una gran bella soddisfazione, perché arrivata dai giovani”.

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