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Scuola Mascione, all’esame di Palazzo San Giorgio il destino dell’edificio. Genitori in protesta: “Il polo scolastico deve restare nella contrada”

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La protesta in piazza Vittorio Emanuele

Nelle carte consegnate dall’Unimol al Comune di Campobasso è scritto il destino della scuola di contrada Casale, a Mascione. La documentazione sulla “vita residua” dell’edificio, come conferma il primo cittadino durante la seduta del Consiglio comunale nella quale gli assessori relazionano sulle attività del proprio mandato, è stata depositata a Palazzo San Giorgio.

Il contenuto, però, ancora non è stato esaminato.Lo farò certamente in giornata”, dice ancora Battista impegnato nella seduta dell’assise civica. Il tutto avverrà insieme ai dipendenti del settore preposto. Fino a quel momento, dunque, non è possibile prendere posizione o progettare il futuro. A differenza della protesta che, però, “non aspetta fino a domani”. Genitori e bambini della scuola sono in piazza Vittorio Emanuele II e, sotto alle finestre di Palazzo San Giorgio, chiedono agli amministratori di scendere.

Ci sono gli scolari con i fischietti che hanno accompagnato i loro nonni e i loro genitori e ci sono i rappresentanti d’Istituto che chiedono con determinazione risposte precise. “Vogliamo sapere – dice infatti Salvatore Tronca, uno di loro – se adeguarla o ricostruirla, ma in ogni caso la cosa che più ci preme è avere la certezza che ci siano fondi disponibili per agire nell’immediato. Al momento non abbiamo nessuna notizia sicura sui fondi Bei che dovrebbero arrivare e servire per la causa. I fondi Cipe destinati all’edificio di Mascione sono stati dirottati per altri istituti e, ora, noi chiediamo risposte concrete”. Qualunque sia la soluzione per i genitori la cosa più importante è, tuttavia, che la scuola resti nella contrada.

“Si tratta di un presidio culturale, sociale e territoriale della zona a cui far riferimento, ecco perché non saremo disposti a nessuna soluzione alternativa che possa prevedere un polo scolastico altrove”, conclude poi Tronca poco prima che una delegazione dei genitori sia ricevuta dal primo cittadino.

fab.abb.

Redazione

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