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‘Spingere’ per una buona legge sul fine vita e un piano straordinario per far vivere i quartieri di periferia: c’è l’impegno dell’amministrazione di Campobasso

In Consiglio comunale l'approvazione di due documenti: uno del M5S e uno del PD

La mozione comunale per la tempestiva approvazione di una buona legge sul fine vita che superi le discriminazioni, presentata come primo firmatario dal consigliere del MoVimento 5 Stelle, Nicola Simonetti, ha trovato, con 20 voti a favore, 5 contrari e 2 astensioni, l’approvazione del Consiglio Comunale di Campobasso durante l’odierna seduta dell’assise svolta in modalità mista.

La mozione, nel suo dispositivo finale, invita il sindaco e la giunta ad attivarsi presso il Parlamento e presso ogni altra competente sede, per sostenere con forza la necessità di provvedere quanto prima ad approvare una legge sul fine vita che definisca con chiarezza e superando le discriminazioni attualmente contenute nel provvedimento in esame, i requisiti e le modalità di accesso alla morte volontaria medicalmente assistita.

La mozione nasce anche dalla considerazione che, seppur dichiarato inammissibile dalla Consulta, nell’ottobre del 2021 è stato depositato in Cassazione un quesito referendario per la parziale abrogazione dell’articolo 579 del codice penale, referendum sul quale il comitato promotore ‘Eutanasia Legale’ ha raccolto 1.235.000 firme, mostrando la chiara volontà della popolazione italiana di arrivare a una legislazione di questo tipo. La Corte costituzionale ha già richiamato senza successo due volte il Parlamento a legiferare con l’ordinanza 207/2018 e successivamente con la sentenza 242/2019.

La Camera dei Deputati sta discutendo la proposta di legge recante ‘Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita’ che, se approvata senza ulteriori modifiche, restringerebbe le possibilità di accesso all’aiuto medico al suicidio rispetto alle possibilità già oggi riconosciute ai cittadini italiani dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, contravvenendo quindi alle ripetute richieste della Consulta stessa e alla volontà popolare espressa dal deposito della richiesta di referendum popolare in Corte di Cassazione.

Sempre nel corso del Consiglio Comunale, è stata poi discussa e approvata all’unanimità anche la mozione RAP – Ritorno Alla Periferia, presentata come primo firmatario dal consigliere del PD Giose Trivisonno che impegna l’amministrazione a predisporre un piano di interventi di manutenzione presso parchi dei diversi quartieri della città, nonché una programmazione culturale per i prossimi mesi che ponga le periferie al centro dell’attenzione dell’agire dell’esecutivo di Palazzo san Giorgio.

“Ho voluto chiedere al sindaco un piano straordinario per la manutenzione dei campetti da calcio, delle aree giochi, dei campi da bocce, delle aree verdi dei quartieri. Parlaimo di un costo che non è alto”, ha commentato l’esponente dem Trivisonno che ha sottolineato come “sia necessario far vivere i quartieri con iniziative culturali. Perchè non un pò di musica dal vivo nel Parco di Via Carducci, o magari un bel festival di giovani cantanti locali in Via Montegrappa, ad esempio”.

“Ci sono bambini piccoli che, causa pandemia, ancora non hanno giocato in un parco con un coetaneo o membri dei circoli anziani che non si vedono da mesi. Dobbiamo recuperare il tempo perduto, tutti, e la città deve essere preparata e ha bisogno di un incentivo per questa missione. Su tutto questo ne sono convinto. Con le dovute accortezze a tutela dei più fragili, anche io sono il primo ad aver bisognodi una vita live e non a distanza”, ha concluso Trivisonno.

Redazione

CBlive

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