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Il mistero viaggia tra Termoli e Serracapriola. Dove si trova Immacolata Galati che è stata adottata nel 1980 al convento di Santa Maria delle Grazie? La cercano disperatamente quattro sorelle

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Immacolata Galati da bambina, prima che venisse adottata

GIOVANNI CANNARSA

E’ una storia che si intreccia tra Termoli e Serracapriola. Una di quelle storie che raccontate dopo tantissimi anni rischiano di perdere elementi e aderenza con la realtà, tuttavia c’è qualcuno che a distanza di quasi quaranta anni cerca ancora la sorella. All’anagrafe si chiamava Immacolata Galati nata a Termoli nel 1976. Ha vissuto fino all’età di quattro, cinque anni a Serracapriola dopo di che si sono perse tutte le sue tracce.

Questo perché è stata adottata in strane circostanze. Immacolata forse oggi non lo sa, ma ha quattro sorelle che la stanno cercando disperatamente per sapere se sta bene.

L’appello che ci ha incuriosito è stato lanciato il 7 dicembre 2016 dalla pagina Facebook “Sei di Termoli se….”. Un chiaro riferimento al Molise e alla città adriatica. Le cinque sorelle sono nate tutte al San Timoteo di Termoli e poi per anni hanno vissuto a Serracapriola frequentando però anche Termoli dove avevano i nonni. Il mistero dell’adozione di Immacolata Galati è tutto rinchiuso nel convento di Santa Maria delle Grazie a Serracapriola da dove, dal 1981, si sono perse tutte le tracce della bambina.

Sulla sua vita ci sono informazioni frammentarie, Immacolata oggi ha 40 anni e solo per pochi anni ha vissuto con la famiglia a Serracapriola. Pamela, che ha scritto il post, è la sorella più giovane e non ha mai conosciuto Immacolata. E’ lei che ha voluto raccontarci questa storia. Alla fin fine alle quattro sorelle Pamela, Giuseppina, Antonella e Anna non interessa del perché Immacolata sia stata data in adozione. Vogliono solo sapere se sta bene e se oggi è felice. Ma più che altro vogliono farle sapere che ci sono quattro sorelle che aspettano trepidanti sue notizie e non vedono l’ora di riabbracciarla. Anche loro a suo tempo sono state tutte adottate ma, per fortuna, il tempo le ha fatte ritrovare. Pamela vive a Milano ed è stata adottata dalla sorella della madre. Giuseppina e Antonella, invece, dopo essere state adottate, sono entrate in due famiglie di Sannicandro Garganico dove vivono tutt’ora.

Anna, infine, per i primi anni della sua vita ha vissuto con la zia che ha anche adottato Pamela. Successivamente invece è tornata dalla vera mamma.

Quello che angoscia le quattro sorelle è non avere neanche una notizia di Immacolata, sempre che così si chiami ancora. Il mistero della sua adozione, come detto, è tutto avvolto all’interno del convento di Santa Maria delle Grazie di Serracapriola dove nessuno ha mai fatto trapelare niente, troppi silenzi sull’adozione di Immacolata nonostante la disperata richiesta di notizie.

Un po’ per la privacy richiesta dalla famiglia che ha adottato la bambina. immUn po’ perché specialmente una volta, si cercava di tutelare al meglio i minori che venivano dati in affidamento a nuove famiglie. Strana, almeno a sentire il racconto, l’adozione di Immacolata. La prima a lasciare la famiglia. I reali motivi non li sa nessuno, tant’è che quando Pamela ha chiesto alla vera mamma del perché delle adozioni si è sentita rispondere “tuo padre non aveva voglia di lavorare”.

Quindi, alla base ci potrebbe essere una famiglia disagiata e in ristrettezze economiche. Ed è così che le cinque bambine hanno dovuto lasciare la vera famiglia, nel corso degli anni, poi, i veri genitori delle quattro ragazze si sono anche separati. La mamma si è risposata ed ha avuto altri due figli e Anna è tornata con lei, mentre il padre non dà più notizie di sé da qualche anno.

Ma torniamo a quei giorni del 1981 quando Immacolata Galati è stata adottata. Le circostanze sono strane e come detto, a raccontarcele è Pamela che a sua volta ha sentito questa storia dalla vera madre e dalla nonna. Sembra che in un giorno di quell’anno Immacolata, che aveva cinque anni, volle andare a giocare con una amichetta al convento di Santa Maria delle Grazie. Il pomeriggio la nonna andò a riprenderla, ma la bimba si mise a piangere perché voleva restare al convento in compagnia dell’amica. E’ qui che il racconto diventa confuso e di difficile comprensione. Sembra che la nonna abbia esaudito le richieste della nipotina e l’abbia lasciata al convento. Lì rimase per diversi giorni, tanto che la nonna, la mamma e la zia partirono per andare a Milano.

Al loro ritorno a Serracapriola le tre donne andarono subito al convento per avere notizie di Immacolata. Alla vista della mamma, in compagnia delle suore, la bimba sembra che abbia esclamato: “Ma non mi avevate detto che i miei genitori erano morti?”. A quel punto le suore avrebbero detto alle due donne di tornare l’indomani per riprendere la bambina, ma a quel punto non l’hanno più trovata e le è stato detto che Immacolata era stata adottata. Tante le lacune di questo racconto, anche perché Pamela Galati suppone che la vera madre non abbia mai detto tutta la verità e non la dica tuttora. L’adozione da come è stato detto a Pamela sarebbe stata poi perfezionata al tribunale di Bari tra il 1980 ed il 1981. Dunque, un racconto strano e pieno di interrogativi. Le quattro sorelle hanno vissuto per tutti questi anni senza sapere che fine ha fatto Immacolata.

Pamela è rimasta a Serracapriola fino alla maggiore età, ma in tutto questo tempo si è sempre chiesta che fine abbia fatto quella sorella che non ha mai conosciuto. Immacolata è, infatti, la più grande di tutte e cinque e anche se non è mai stata in famiglia è diventata come un punto di riferimento per le sorelle che vogliono sapere dove si trova. Immacolata all’epoca potrebbe anche essere serrastata a Termoli.

I familiari della nonna che non è più vivente, il cognome è Palermo, erano pescatori mentre il nonno era di Santa Croce di Magliano. Qualcuno oltre che a Serracapriola potrebbe, quindi, ricordarla anche a Termoli. Le sorelle aspettano notizie di Immacolata che oggi potrebbe aver anche cambiato nome.

Difficile che si sia allontanata più di tanto da Serracapriola, si suppone possa trovarsi a vivere con altro nome e cognome nel foggiano o, al massimo, in altre zone della Puglia. Anche la seconda e la terza sorella furono adottate e si trovano a Sannicandro Garganico e, quind,i nanche troppo distanti da Serracapriola. L’unica cosa che chiedono oggi, dopo quarant’anni Pamela, Giuseppina, Antonella e Anna è di avere notizie della sorella e magari poterla riabbracciare. Per il resto ognuna di loro oggi ha una sua famiglia e conduce una propria vita. Ma il senso della famiglia non lo hanno mai abbandonato anche se hanno tutti cognomi diversi.

Dunque chiunque possa fornire qualche elemento utile a questa ricerca può farlo attraverso il profilo facebook di Pamela Galati.

Un appello è da rivolgere anche al convento di Santa Maria delle Grazie. L’unica cosa che dal convento era stata detta a Giuseppina è che la sorella Immacolata stava bene ed è stata adottata da una famiglia benestante. Ma ormai sono passati tanti anni e qualche notizia in più sarebbe opportuno farla filtrare per far trascorrere il Santo Natale pieno di gioia alle sorelle di Immacolata e alla stessa 40enne che magari non sa ancora di avere quattro sorelle. La sorella Pamela ha scritto anche a “Chi l’ha Visto” e a “C’è posta per te”. Non vuole lasciare nulla di intentato per cercare di ritorvare Immacolata.

Redazione

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