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Sanità, l’annuncio del Gemelli al Consiglio comunale monotematico: “Da domani stop alla radioterapia. Impossibile accogliere nuovi pazienti”

L’annuncio durante il Consiglio comunale monotematico sulla sanità a Palazzo San Giorgio:a partire da domani, mercoledì primo marzo 2023, l’unità di radioterapia del Gemelli Molise non accoglierà nuovi pazienti”.  Lo ha detto Stefano Petracca, presidente del CdA dell’ex Cattolica che ha specificato come “solo per senso di responsabilità sarà proseguito e portato a termine il percorso terapeutico per i pazienti già in cura”.

“In tutti questi mesi, – le parole di Petracca – abbiamo inviato innumerevoli pec alla Regione facendo sapere di non poterci più permettere di immettere ulteriori liquidità, dopo i 10 milioni dello scorso mese di luglio che sono esauriti. Perciò, in assenza di soluzioni  che ci aspettiamo oggi , che nell’ultima pec inviata come ultimo grido di aiuto, abbiamo ribadito che a partire da domani non possiamo più accettare pazienti per radioterapia. Non siamo più in grado di andare avanti. Senza una soluzione sarà lo sfascio”.

Alla seduta consiliare al Comune di Campobasso erano stati invitati a partecipare sia il Commissario ad acta alla Sanità regionale, Donato Toma, che il neo subcommissario, Marco Bonamico, così come il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Regionale, Oreste Florenzano la cui carica in scadenza oggi non è stata rinnovata dalla Giunta regione. Invito esteso anche al direttore sanitario Asrem, Evelina Gollo risultati però tutti assenti alla seduta odierna di Palazzo San Giorgio.

Assenze che ovviamente vengono sottolineate dal sindaco Gravina. Sarebbe stata auspicabile – dice infatti il primo cittadino – una partecipazione diversa da parte delle componenti istituzionali, se non altro perché l’intento di questo Consiglio Comunale era quello di offrire un confronto diretto sul tema della sanità regionale, richiesto dagli stessi cittadini e in particolare dalla Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, in un momento dai contorni istituzionali riconosciuti e riconoscibili.”

Dei rappresentanti molisani in Parlamento, anch’essi invitati alla seduta monotematica, l’onorevole Lancellotta ha fatto sapere di essere impossibilitata a partecipare per ragioni di salute e il senatore Della Porta perché impegnato nelle attività parlamentari, mentre l’onorevole Cesa ha provato a intervenire online, nel corso dei lavori, senza successo a causa di problemi di connessione.

Invitati e, invece, presenti in aula, i rappresentanti della Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, i rappresentanti delle strutture sanitarie private, ovvero Neuromed, con l’avvocato Raffaele Panichella, il Gemelli come già detto con Stefano Petracca, e Villa Maria, con l’ingegnere Nicola Baranello, che hanno partecipato al dibattito ciascuno con un proprio intervento.

“Il confronto di oggi – ha detto il sindaco all’inizio dei lavori proseguiti anche nel pomeriggio – è utile per capire senza fraintendimenti dove sta andando, nel concreto, la sanità molisana che, è bene ricordarlo, risulta commissariata dal 2009 e che da allora si è contraddistinta per una rincorsa continua al pareggio di bilancio che però progressivamente sempre meno ha tenuto conto delle oggettive richieste dei cittadini.

L’organizzazione contabile della sanità deve sempre tener conto anche delle caratteristiche del territorio e della popolazione che lo abita. Il budget assegnato ad oggi per la nostra sanità è evidentemente insufficiente. – ha detto Gravina – A questo va aggiunto che ciò che è stato detto sull’azzeramento del debito sanitario in campagna elettorale, purtroppo, per il momento non trova un riscontro negli effetti delle azioni parlamentari. Sappiamo che intanto la situazione si sta particolarmente aggravando e conosciamo le vicissitudini che stanno interessando il management della sanità molisana, ovvero le dimissioni del sub commissario, sta di fatto che cambiano gli attori ma non i risultati perché il discorso va affrontato non solo sui tavoli regionali. Di fatto, lo stato attuale ad oggi della sanità regionale, da una parte penalizza il cittadino che ha diritto alle cure per la propria salute e dall’altra parte non consente alle strutture private di eccellenza di operare. È per questo del tutto inutile creare dinamiche di contrapposizione tra strutture pubbliche e private, piuttosto bisogna lavorare alla definizione di un complesso sanitario integrato a livello regionale, perché è bene che tutti si rendano conto che i pazienti sono poco interessati dagli aspetti di contabilità che competono ai decisori politici e amministrativi. I cittadini vogliono che venga difeso, garantito e tutelato il proprio diritto alla salute. A ciascuno dei decisori tocca dare risposte non rinviabili”.

“Per strutturare il Servizio sanitario Regionale secondo altre logiche e altre regole diverse da quelle attuali, è necessaria una programmazione virtuosa. – le parole del presidente della Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, Giuseppina BozzaNonostante gli anni di commissariamento, la sanità molisana è ancora in piano di rientro dal deficit accumulato e i servizi sono peggiorati fino a mettere seriamente in discussione il diritto alla salute dei cittadini molisani. Le possibili soluzioni per la sanità molisana passano – ha aggiunto  – per una revisione legislativa che possa permettere al Molise di derogare dai limiti imposti dal Balduzzi e di essere sollevato dal deficit sanitario. Per giungere a questo, il ruolo dei rappresentanti istituzionali del nostro territorio è importantissimo e determinante ed è a loro che ci rivolgiamo noi e tutti i cittadini molisani, perché si agisca al fine di ripristinare un servizio sanitario regionale che sia in grado di garantire a tutti il diritto alla salute”.

Intanto, il Consiglio Comunale di Campobasso, in conclusione dei lavori, ha votato, con l’unanimità dei presenti, un apposito ordine del giorno frutto del lavoro di elaborazione e condivisione dei gruppi consiliari presenti in aula ovvero Lega, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, La Sinistra per Campobasso, È ora, Gruppo Misto e Popolari per l’Italia.

In mattinata, durante la prima parte dei lavori consiliari, si sono succeduti gli interventi della Consulta per i Servizi Socio Sanitari del Comune di Campobasso e degli operatori intervenuti (Gemelli Molise, Neuromed, Casa di Cura “Villa Maria”). Nel corso del successivo dibattito, pur nella diversità delle posizioni riguardo alla futura organizzazione del Servizio Sanitario Regionale, i consiglieri comunali che hanno partecipato alla seduta hanno unanimemente manifestato urgenza affinché ai cittadini venga sempre garantito il diritto alla salute.

Preso atto che da domani, 1 marzo 2023, il Reparto di Radioterapia presso il Gemelli Molise, come dichiarato dal suo presidente, Stefano Petracca, non prenderà più in carico pazienti nuovi se non si riuscirà a raggiungere un accordo con la struttura commissariale ed il Ministero della Salute, il Consiglio Comunale di Campobasso, nell’ordine del giorno votato, invita il sindaco, nelle more di un più ampio confronto con le parti politiche a tutti i livelli per mettere in discussione le regole della contabilità che ingessano le istituzioni preposte all’organizzazione dei servizi, a farsi portavoce dello stesso Consiglio presso gli organi competenti, al fine di sollecitare una soluzione mediata che non pregiudichi le prestazioni di Radioterapia presso l’unica struttura disponibile sul territorio regionale.

Inoltre, il Consiglio, così come previsto nell’ordine del giorno, invita il sindaco anche a farsi portavoce presso la rappresentanza parlamentare molisana affinché venga assunta ogni utile azione volta a superare le problematiche emerse nel corso della discussione da parte di tutti gli operatori sanitari presenti sul territorio cittadino e regionale.

Redazione

CBlive

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