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‘Spinete consapevole’: il Comune punta sui tamponi rapidi. Eseguiti 123 test: solo 2 dubbie positività

FEDERICA PREZIOSO

Mentre il Molise è ancora in zona rossa e la corsa ai vaccini ancora non prende il giusto andamento, alcuni Comuni si sono adoperati per prevenire e tenere sotto controllo la situazione epidemiologica. È il caso di Spinete che, ieri 13 marzo, ha organizzato una giornata di screening tramite i test rapidi antigenici.

L’iniziativa denominata ‘Spinete consapevole’ è stata voluta dall’amministrazione comunale e dal sindaco Michele Di Iorio, infermiere professionista che, consapevole dei rischi a cui si va incontro e non potendo contare su un sistema sanitario adeguato per far fronte ad eventuali casi gravi, ha disposto delle limitazioni a livello comunale, in particolare per evitare assembramenti.

I prelievi sono stati eseguiti dall’associazione Cives composta da infermieri volontari professionali regolarmente iscritti agli Ordini provinciali OPI.

Come ha spiegato il primo cittadino di Spinete, “i 123 tamponi processati sono risultati tutti negativi, mentre sono state rilevati solo 2 casi di dubbia positività e, in totale accordo con gli operatori sanitari che hanno eseguito i test, ci si è subito mossi per comunicare all’Asrem e richiedere il tampone molecolare definitivo. Tutto il processo è avvenuto in assoluta sicurezza, quindi adottando l’isolamento”.

Nei prossimi giorni i pazienti saranno chiamati dall’Asrem per effettuare i tamponi. Dai dati si denota un’adesione abbastanza ampia da parte della popolazione che include un grado di responsabilità notevole, sperando che possa persistere anche nelle prossime settimane.

Una significativa partecipazione da parte dei cittadini a questo tipo di iniziative si è manifestata anche in occasione di screening periodici nell’ambito scolastico nel mese di dicembre e, qualche mese prima, è stata accolta la possibilità di fare dei test seriologici con un contributo minimo.

Non si esclude la possibilità di riproporre l’iniziativa dei test rapidi antigenici in conseguenza a un eventuale aumento nei contagi.

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