Egam, l’associazione Libera: “Seguiremo i lavori del Consiglio regionale e ci batteremo per l’acqua pubblica”

libera contro le mafieSi discute domani, venerdì 3 marzo 2017, in Consiglio regionale la proposta di legge numero 136 sull’istituzione dell’Egam, il nuovo ente di gestione idrico.

Le minoranze hanno già promesso battaglia, la maggioranza andrà avanti per la propria strada, secondo quanto tracciato nell’ultimo anno.

Sarà presente a Palazzo D’Aimmo anche l’associazione Libera, che attraverso una nota stampa ha fatto sapere che “con le osservazioni inviate alle commissioni, che hanno ritenuto di non concederci audizione, la volontà popolare espressa all’indomani del referendum sull’acqua pubblica: che è e rimane un punto fermo e cioè una gestione totalmente pubblica”.

“La proposta di legge – secondo Libera – non dà alcuna  garanzia che l’acqua rimarrà in Molise un bene comune da salvaguardare, un bene pubblico a gestione pubblica.  Avevamo osservato, insieme al Comitato Acqua Bene Comune di Termoli e la Fondazione ‘Milani’, e chiesto esplicitamente che il testo uscisse dalle commissioni già con un esplicito riferimento della futura gestione ‘in house’ del servizio idrico integrato con una società Comuni/Regione, attraverso Molise Acque, ristrutturando quest’ultima con un assetto giuridico compatibile. Ma questo non è avvenuto al di là delle affermazioni di rito che tutti “vogliamo una gestione pubblica” ma che non hanno alcuna rilevanza se non inserite nella legge che si va ad approvare. Seguiremo i lavori del Consiglio e registreremo le singole posizioni sperando che anche i Sindaci lo facciano, nella speranza che possa ancora essere inserito e approvato un emendamento in tal senso”.

Sappiano la politica e i rappresentanti del popolo (e non di altri interessi) in Consiglio regionale – conclude Libera – che su questa questione chi, come noi, si è battuto in quella strepitosa campagna referendaria sull’Acqua pubblica, sarà pronto a riportare di nuovo e ancora più forte quella istanza di civiltà nelle piazze e nelle famiglie molisane”.

Redazione

CBlive

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