Emergenza scuole, Pilone e Cancellario chiedono di conoscere soluzioni per la Collodi

pilone cancellario
In foto Pilone e Cancellario

“Apprendiamo con grande stupore – sostengono Cancellario e Pilone –  che nonostante gli impegni assunti in Consiglio comunale lo scorso 3 novembre con l’approvazione di un ordine del giorno condiviso, ancora oggi la scuola dell’infanzia Collodi risulta non trasferita e ancora ubicata presso la struttura di via Leopardi che ha ospitato fino a pochi giorni fa la scuola Don Milani. Tutto questo – proseguono ancora gli epsonenti di Palazzo San Giorgio – sta determinando incertezze nelle famiglie, le quali non avendo alcuna contezza sulla reale sicurezza della struttura, si ritrovano, per precauzione, a dover tenere i figli a casa con notevoli disagi sia di natura organizzativa che di natura didattica”.        

“Attendiamo – dicono Pilone e Cancellario – una risposta urgente sulla vicenda per capire a che punto siamo e quando realmente i piccoli alunni saranno trasferiti. Gli accordi presi in Consiglio comunale vanno rispettati e realizzati tutti in tempi celeri, perché l’unico obiettivo in questo momento per la nostra amministrazione deve essere quello di mettere in sicurezza, qualora ce ne fosse bisogno, ogni singolo bambino della nostra città. Tutto questo anche in virtù della missiva del dirigente scolastico che ha sollecitato un intervento repentino, da parte dell’Amministrazione, per poter procedere al trasferimento dei piccoli alunni. Chiediamo, inoltre, al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici di predisporre un tavolo urgente con l’Università degli Studi del Molise per capire a che punto sono gli studi di vulnerabilità realizzati sugli edifici scolastici e quando saranno consegnate le relative relazioni. C’è una città intera che aspetta di conoscere le reali condizioni degli edifici scolastici ed è giusto che vengano date risposte chiare e in tempi brevissimi.

Avevamo tra l’altro approvato il punto relativo alla creazione di una task force regionale.

Chiediamo di sapere – concludono i due – se ci sono state interlocuzioni con l’ente e quali sono eventualmente le soluzioni congiunte pensate e prospettate”.

Redazione

CBlive

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