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L’impegno per il Sud di Carlo Borgomeo

Domenico Rotondi

Si è tenuta a Benevento, lo scorso 3 marzo presso il Piccolo Teatro Libertà, la presentazione dell’ultimo libro di Carlo Borgomeo dal titolo significativo Sud. Il capitale che serve’.

L’autore, oltre ad essere presidente della ‘Fondazione con il Sud’, continua a rappresentare un vero e proprio punto di riferimento per quella parte del volontariato cattolico che, interpretando il valore migliore del cristianesimo sociale, testimonia la funzione pubblica del terzo settore. Borgomeo è stato, inoltre, sindacalista della Cisl e ricercatore del Censis, lì dove, nel corso degli anni, ha promosso una serie di interventi finanziari a sostegno dell’imprenditorialità giovanile e del self-employment. Per di più, grazie alla qualificata formazione manageriale, è stato amministratore delegato di Sviluppo Italia e della Società di trasformazione urbana di Bagnoli, nonché fondatore del noto settimanale ‘Vita’.

Un profilo di qualità che rivela l’invidiabile percorso formativo dell’autore, anche alla luce della tematica trattata. ‘Sud. Il capitale che serve’, infatti, è un vero e proprio studio sulla condizione sociale ed economica del Meridione d’Italia, capace di accompagnare il lettore lungo i profondi meandri della storia italiana, peraltro ricca di aspetti contraddittori e complessi.

In tal senso, Borgomeo chiarisce quanto segue: “sostengo che dopo i primi anni della Cassa per il Mezzogiorno, efficacemente impegnata nella realizzazione di importanti infrastrutture di base, gli interventi per il Meridione d’Italia sono stati ispirati ad un’errata cultura dello sviluppo e, conseguentemente, caratterizzati da un pesante deficit di strategia politica”. Sostanzialmente, l’autore ha voluto tratteggiare nel libro l’importanza del capitale sociale espresso sia dal mondo del terzo settore che dalle diverse attività cooperativistiche presenti nei territori meridionali.

Un approccio concreto per ricordare le tante storie positive che sono state dimenticate e sottovalutate da molti ambienti politici, per lo più impegnati a coltivare le anacronistiche logiche speculative della spesa pubblica fine a se stessa. Pertanto, Borgomeo ha indicato ai numerosi presenti la necessità di perseguire un nuovo paradigma sociale, incentrato fondamentalmente sul valore dell’umanesimo responsabile. Lo stesso ragionamento, anche se proiettato verso la particolare condizione della società sannita, è stato proposto dal dirigente amministrativo Ettore Rossi, nella veste di organizzatore e promotore dell’incontro beneventano, nonchè responsabile del ‘Laboratorio per la felicità pubblica’.

Ulteriori argomentazioni sono state introdotte sia da Angelo Moretti, nella qualità di presidente della Fondazione di Comunità, che da Francesco Saverio Coppola, economista e segretario generale dell’Associazione Guido Dorso. In definitiva, si è trattato di un confronto articolato, sviluppatosi intorno ad un concetto cruciale, quale quello di stimolare la collaborazione solidaristica e mutualistica nella società meridionale, ed in particolare nelle realtè marginali rappresentate, in tutto e per tutto, dalle aree interne del sistema paese.

Redazione

CBlive

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