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No all’autonomia differenziata, dal Molise la sottoscrizione contro “La secessione dei ricchi”

Nel pomeriggio di venerdì 23 febbraio in una gremitissima sala alla Scuola Edile di Campobasso, ALI (Autonomie Locali) Molise e CGIL Molise hanno condiviso un evento di capillare informazione e di mobilitazione per dire, per urlare, No al pericolosissimo progetto spacca/Italia, quello dell’autonomia differenziata.

Gli oltre cento molisani e molisane presenti hanno ascoltato l’accorato e competentissimo intervento del professor Gianfranco Viesti, illuminato economista dell’Università di Bari, autore del volume ‘La secessione dei ricchi’.

I lavori hanno preso avvio con il saluto e la presentazione delle numerose iniziative CGIL in Molise e in Italia per contrastare il Ddl Calderoli da parte del segretario regionale CGIL Molise, Paolo De Socio; immediatamente dopo la presidente ALI Molise ha presentato le iniziative messe in campo dalle Autonomie Locali Italiane e ha introdotto la figura e il pamphlet del professor Viesti. Entrambi hanno ringraziato, nella persona di Nicola Messere, direttore della scuola edile del Molise, la disponibilità della sala condivisa per l’ascolto di Viesti.

E’ quindi seguita la puntualissima disamina che l’economista, sulla scorta del suo volume ‘La secessione dei ricchi’, ha proposto ai tantissimi amministratori, alle numerose associazioni, a politici, ai docenti, ai rappresentanti di categoria presenti all’evento.

Il professor Viesti ha argutamente e ampiamente dimostrato come siamo, purtroppo, già dentro “un processo che peggiorerebbe certamente la situazione d’insieme, concentrerebbe eccessivamente il potere nelle mani di pochi Presidenti di regione e renderebbe ancora più difficile garantire i diritti civili e sociali di tutti i cittadini italiani”.

Prima di dare la parola a tutti i presenti, la consigliera regionale del PD Micaela Fanelli, vice Presidente Nazionale di ALI, ha proposto una breve disamina della scelta/NON scelta avvenuta nel consiglio regionale dello scorso 20 febbraio 2023 in merito alla mozione presentata dai tre consiglieri PD, prima firmataria Micaela Fanelli, che chiedeva una forte presa di posizione della già oltremodo vessata e penalizzata nostra piccola regione CONTRO il Ddl Calderoli,

A seguire una fitta e accorata serie di interventi: Mauro Natale per Confindustria Molise, Umberto Berardo per il Comitato Civico spontaneo costituitosi contro l’autonomia differenziata in Molise, Di Lisa per l’Associazione ex consiglieri regionali, Piero Castrataro Sindaco di Isernia, Jula Papa per Cittadinanza attiva, Giorgio Arcolesse per Lega Ambiente, Pino Libertucci per la Casa dei Diritti, Antonio D’Ambrosio, Riccardo Terriaca per Confcooperative, Loreto Tizzani per l’ANPI, Pino La Fratta per FLC CGIL Abruzzo-Molise, Chiara Iosue per Lega Coop Molise, Antonio Tomassone Sindaco di Pietracatella, Giovanni Galli Sindaco di Salcito. In particolare Pino La Fratta ha presentato la serrata iniziativa de “la carovana dei diritti” che la FLC CGIL nazionale porterà in Molise i prossimi 4, 5 e 6 marzo 2024: “la conoscenza non si spezza”.

Tutti i presenti hanno sottoscritto e si sono impegnati per diffondere un appello con raccolta firme, la cui chiusura recita così: “Tutto questo diventa più grave e pesante per il Molise, regione già segnata da forti squilibri e dalla mancata attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, in particolare sanitarie, da livelli di reddito bassi, impossibilità di raggiungere economie di scala stante la rarefazione demografica, e i significativi ritardi infrastrutturali. Il Molise più di ogni altra regione non può permettersi l’autonomia differenziata. Per questo diciamo no! Ci impegniamo ad opporci ad una riforma pericolosa, lo facciamo nell’interesse delle nostre comunità, superando le differenze di orientamento politico e con tutti i mezzi che l’ordinamento prevede, compresa l’indizione di un referendum, e intanto chiediamo alla nostra Regione di decidere di non avanzare esigenze di “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” e di rappresentare con coerenza al Parlamento le preoccupazioni espresse nei territori”.

 

Redazione

CBlive

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