Politica

Due piani Covid del Molise al Ministero della Salute, Iorio: “Abuso di potere”

“Ho faticato a riprendermi dalla notizia che al Ministero della Salute sono arrivati due Piani Covid per il Molise”. A scriverlo, con un tono di sarcasmo in una nota stampa, è il consigliere regionale Michele Iorio.

“Uno approvato dal Consiglio regionale, l’altro che porta la firma di soggetti non titolati da alcuna norma a sottoscrivere tale atto e soprattutto violando le procedure per la presentazione del progetto in questione – prosegue l’ex Presidente della Giunta regionale del MoliseIn Italia, infatti, è in vigore un decreto legge, a cui hanno fatto seguito delle linee di indirizzo organizzative per il potenziamento della rete ospedaliera per l’emergenza Covid-19 nei quali è stabilito che il riordino della rete ospedaliera è approvato con atto regionale ed entrerà di diritto nel POS.  Per atto regionale si intende atto approvato dal Consiglio regionale essendo il Consiglio, per Statuto, l’organo rappresentativo della regione, determina l’indirizzo politico generale, indirizza e controlla l’azione politica, amministrativa e programmatoria della Regione”.

“In Molise, dove secondo il presidente della Giunta però, come da lui affermato in assemblea, il Piano presentato dal Commissario ad acta alla sanità al Consiglio regionale, quello che prevede Larino centro Covid, avrebbe violato le procedure perché non sarebbe passato al vaglio della Commissione consiliare, si decide di presentare un piano diverso, presentato dal presidente della Giunta, direttamente al Ministero senza passare né al vaglio della Commissione né del Consiglio stesso”, prosegue la nota di Iorio.

“Dimenticando che nessuno, neppure il presidente della Giunta può arrogarsi il diritto di fare cose diverse da quelle stabilite con atto regionale se non correndo il rischio di incappare in un abuso d’ufficio – attacca Michele Iorio – Dal decreto legge e dalle linee guida la competenza del Consiglio regionale è chiara, precisa e perentoria. Anzi, decreto e linee guida vanno oltre stabilendo che nessuno può prevaricare la decisione dell’organo consiliare, definito atto regionale, se non con procedura interlocutoria con il Ministero volta solo ad eventuali variazioni del piano approvato in Consiglio. Scriverò al ministro perché verifichi l’attuazione del progetto deliberato dal Consiglio regionale ma soprattutto seguirò con attenzione le evoluzioni di questa vicenda perché il Molise  non sia la culla del diritto approssimativo dove le leggi sono solo un optional applicate  a seconda della convenienza”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button