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Bufera sui rifiuti a Baranello: l’incontro tra Amministrazione e cittadinanza pone fine ai dubbi

L’ incontro tra l’Amministrazione di Baranello e la cittadinanza è avvenuto ieri, 12 giugno. L’assemblea pubblica è nata in seguito alla bufera sui rifiuti mossa da ‘Obiettivo Baranello’ e scioglie i dubbi sollevati sull’ evidente aumento della Tassa sui Rifiuti

All’assemblea pubblica di ieri, 12 giugno, presso il comune di Baranello erano presenti cittadini molto partecipi sul tema Ta.Ri. Un contraddittorio vivo e sentito tra il sindaco Maio e il capogruppo di minoranza Di Chiro, davanti ad una platea ben preparata.

L’incontro si è aperto con un dettagliato intervento del primo cittadino che ha spiegato i motivi che hanno portato all’aumento della tassa dei rifiuti:Le borse lavoro non potevano sostituirsi ad un servizio che doveva essere esternalizzato, così nel 2019 questa possibilità è terminata ed il costo è aumentato di ben quattro volte” spiega Maio, continuando il suo intervento: “C’è inoltre una causa attiva per alcune ecoisole e questo incide sulle performances della raccolta differenziata che dovrebbero essere, secondo i criteri di legge, al 65% mentre a Baranello sono intorno al 55%.

Se nel 2017 l’incidenza pro capite era di 80 euro, nel 2019 è diventata di 98 euro per via di questi costi che il comune di Baranello deve affrontare”.  Così spiega il sindaco che ha, inoltre, specificato come la Tassa sui Rifiuti sia comunque rimasta invariata per ben quattro anni, anzi diminuendo nel 2018. Tra i vari motivi dell’aumento, il sindaco ha accennato anche al problema di alcuni cittadini “distratti che dimenticavano di dichiarare alcuni metri quadri”.

Per le attività commerciali, il sindaco Maio ha fatto un approfondimento a parte: “Alcune attività commerciali avevano dei coefficienti sotto il limite per tanto abbiamo semplicemente provveduto ad eguagliare le tariffe e così per i bar le percentuali sono aumentate del 28%”.

A questo punto è intervenuto il capogruppo Di Chiro correggendo il dato fornito da Maio sulle percentuali, ponendo le proprie osservazioni: “La minoranza non fa solo polemiche sterili, così come Maio ha evidenziato sui giornali e mi preme ribadire che questo rialzo di spesa è stata una decisione presa dalla maggioranza, alla quale noi abbiamo votato contro.

“Vorrei smentire alcuni dati: nella delibera del 27 marzo 2019, il sindaco ha parlato dell’aumento del 7, massimo 8% circa, invece il rialzo si è mostrato del 23% in media. Quest’aumento, a mio parere, ha una serie di motivi: l’uscita dall’Unione dei Comuni scelta dall’amministrazione Maio, la mancanza di una gara d’appalto per l’esternalizzazione che avrebbe potuto portare un risparmio e la vertenza sulle ecoisole che lascerà il risultato della raccolta differenziata, sempre al 55% nonostante l’impegno dei cittadini nel differenziare”.

Lo stesso Maio ha concordato con Di Chiro su alcuni punti, come la gara d’appalto che per i tempi ristretti non c’è stata, lasciando il posto all’incarico diretto e lo stallo della vertenza per le ecoisole, smentendo invece l’importanza per Baranello di far parte dell’Unione dei Comuni, un’alleanza meramente formale che non porta nessun beneficio, neanche in termini finanziari.

Maio ha parlato ad una cittadinanza che, con documenti alla mano, ha dimostrato di essere ben preparata sul tema rifiuti, mettendo anche in difficoltà, in alcuni momenti, lo stesso primo cittadino su alcuni metodi di calcolo dei costi variabili.

Il sindaco si è poi rivolto all’altro consigliere di minoranza Petrecca, presente in sala insieme alla consigliera Giovannitti, smentendo le sue dichiarazioni sui giornali: “È importante, prima di rilasciare un intervista, fornire dati precisi o almeno veritieri. Non è mai stata verbalizzata la proposta del consigliere Petrecca di voler seguire i consigli comunali in diretta streaming”.

Il contraddittorio ha mosso gli animi della cittadinanza baranellese e, al di là dell’aumento della Ta.Ri, ha creato un momento di partecipazione attiva nella sala consiliare.

Maria Cristina Giovannitti

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