Invecchiamento attivo e sostegno ai caregiver: due leggi per rispondere ai bisogni degli ‘invisibili’

Il Consiglio regionale del Molise, nella seduta odierna, ha approvato due importanti proposte di legge che affrontano temi strettamente connessi: la promozione dell’invecchiamento attivo e il riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari. Due provvedimenti che mettono al centro persone spesso “invisibili” – gli anziani e coloro che quotidianamente se ne prendono cura – e che rappresentano un passo concreto verso un Welfare più inclusivo e umano.
Le leggi, fortemente volute dal consigliere regionale delegato alle Politiche Sociali Stefania Passarelli, con il sostegno del presidente Francesco Roberti, rispondono a bisogni reali emersi nel primo anno di lavoro consiliare in materia di Welfare.
Una legge per valorizzare l’invecchiamento attivo
La prima norma, dedicata alla “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”, nasce per colmare un vuoto normativo e per dare attuazione a politiche che riconoscano il valore e il ruolo della popolazione anziana, sempre più numerosa in Molise.
“Invecchiare non significa isolamento o perdita di dignità” – sottolinea Passarelli – “ma continuare a essere parte attiva della società”.
La legge, dotata di risorse finanziarie certe, prevede l’elaborazione di un Piano triennale integrato, la creazione della Consulta regionale per l’invecchiamento attivo e la costruzione di una rete tra Comuni, Ats, Asrem, sindacati, Terzo Settore, scuole e università.
Gli interventi spaziano dalla prevenzione delle fragilità alla promozione di stili di vita sani, passando per l’educazione digitale, la formazione permanente, l’inclusione sociale, il volontariato, il turismo, la cultura e lo sport.
Il testo si collega inoltre alla legge regionale n. 1 del 2025 sull’agricoltura sociale, anch’essa firmata da Passarelli, che promuove la trasmissione dei saperi tra generazioni attraverso fattorie didattiche, imprese sociali e recupero delle tradizioni contadine.
“Si tratta di un investimento in salute, benessere e coesione sociale” – aggiunge il consigliere – “capace di ridurre anche la pressione sul sistema sanitario, favorendo la permanenza vitale degli anziani nel contesto di vita quotidiana”.
Una legge per riconoscere e sostenere i caregiver familiari
In stretta connessione con il tema dell’invecchiamento attivo, il Consiglio regionale ha approvato anche la legge per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare, un provvedimento che colma un vuoto e restituisce dignità a migliaia di persone – in gran parte donne – che si prendono cura dei propri cari non autosufficienti.
“È un traguardo importante” – commenta Passarelli – “che riconosce la cura familiare come un bene sociale e valorizza il ruolo di chi si dedica con amore e sacrificio ai propri familiari”.
Per rendere la norma subito operativa, la Regione ha già stanziato i fondi necessari e prevede una dotazione economica di 800mila euro per il biennio 2026-2027, risorse provenienti dal Programma regionale cofinanziato dal Fondo sociale europeo 2021-2027. Ulteriori fondi potranno arrivare dai trasferimenti statali, grazie alla collaborazione con il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.
“Questa legge – aggiunge Passarelli – restituisce una parte dell’impegno che i caregiver dedicano ogni giorno ai propri familiari, e dimostra la consapevolezza della necessità di sostenere concretamente le famiglie”.
Un Welfare più vicino alle persone
Con questi due provvedimenti, che si aggiungono alla legge sull’agricoltura sociale e alla recente approvazione del Piano sociale regionale 2025-2027, la Regione Molise consolida il suo percorso di riforma concreta delle politiche sociali.
“È un altro passo nel segno della concretezza – conclude Passarelli – perché solo investendo sulle persone, sui loro bisogni e sul valore della comunità possiamo costruire un Welfare davvero inclusivo, capace di non lasciare indietro nessuno”.















