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Le ricette di CBlive/ Il cuoco Giuseppe Notarangelo ogni settimana porterà sulle tavole dei molisani un piatto tipico della nostra tradizione. Questa volta la ricetta è del termolese ‘Pappone’

giuseppe

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Inaugura la nuova rubrica ‘Le ricette di CBlive’ a cura del giovane cuoco molisano Giuseppe Notarangelo. Ogni settimana ricette della tradizione locale e consigli utili e veloci per la preparazione. Sarà questo un viaggio tra ‘mare e monti’ del nostro Molise, un’immersione nei piaceri del palato ed un tuffo nella storia della cucina molisana. Il tutto arricchito da un pizzico di ‘segreti’ del cuoco per rendere i piatti più buoni.

La ricetta di oggi è il ‘Pappone’, un antico piatto della cucina marinara povera, in voga sulla costa molisana. In passato veniva preparato dalle mogli dei pescatori con la ‘scafetta’, vale a dire il pesce di minor pregio dell’ultima pescata, quello che veniva lasciato ai marinai che lo portavano a casa mettendolo in una cesta detta, appunto, ‘scafetta’ da cui deriva il nome del piatto

Ricetta: 1,5 kg di pesce (razzette, seppie,”zanghettoni”), una falda di peperone dolce verde, 400gr di pomodori maturi, aglio, prezzemolo, olio d’oliva, sale quanto basta e del pane raffermo.

Procedimento: Pulite il pesce eliminando le interiora e le pinne. Squamatelo se necessario e lavatelo possibilmente in acqua di mare (reperibile in pescheria).

Versate l’olio in un tegame preferibilmente di terracotta ed in esso fate imbiondire uno spicchio d’aglio ed un pezzo di peperone. Unitevi poi i pomodori lavati e spezzettati, salate e fate cuocere il sughetto per circa 10 minuti. Deve risultare molto liquido! Successivamente disponete nel tegame i vari pesci, cospargeteli di prezzemolo tritato e continuate la cottura. Quando saranno cotti, dopo circa 15 minuti, private i pesci delle lische e spine.

A parte, in una insalatiera, disponete sul fondo le fette di pane raffermo, cospargetele con un filo d’olio e copritele con il sugo di pesce. Fate insaporire il tutto,mescolate ed appena il pane avrà assorbito il brodetto, portate in tavola, magari versando il tutto nello stesso tegame di cottura, lasciando all’occhio il primo giudizio su questo antico piatto termolese.

Buon appetito.

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