Sociale

“In rete contro la violenza sulle donne”, firmate le convenzioni del progetto finanziato dal Ministero. Dal numero verde a un ufficio mobile: “Insieme per i servizi sul territorio”

3Numero verde gratuito (800 846 367), sostegno psico-sociale, consulenza legale, inserimento in gruppi di auto-mutuo-aiuto, percorsi finalizzati all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo, beni di prima necessità, ma anche corsi di difesa personale, sostegno scolastico per i figli minori e un camper con la funzione di centroantiviolenza mobile che farà tappa nei comuni più interni della regione. Sono questi alcuni dei numerosi servizi offerti da Liberluna Onlus che gestisce il ‘Centro antiviolenza (Cav) – Liberaluna’ dal 2014 e che ora, unitamente ai comuni di Baranello e San Giuliano del Sannio, partner e capofila, ha visto riconosciuto a livello nazionale il progetto ‘In rete contro la violenza sulle donne’ finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Grazie all’iniziativa orientata al “potenziamento dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli”, e finalizzata alrafforzamento della rete dei servizi territoriali”, è stato possibile questa mattina, mercoledì 12 luglio, la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con tutti gli altri partner che hanno sposato l’iniziativa. Un momento non solo “operativo”, ma anche formativo perché diretto proprio alla creazione di una rete stabile sul territorio per rafforzare i servizi di aiuto sia alle donne vittime di violenza, sia ai loro figli. Per la prima volta nella Regione Molise, infatti, è attivo l’Osservatorio finalizzato a monitorare il fenomeno della violenza di genere. Osservatorio che risponde proprio alla necessità di analizzare, monitorare e promuovere iniziative per contrastare il fenomeno della violenza di genere in regione.

L’incontro è servito, inoltre, a condividere con le tante realtà coinvolte, un “modus operandi” e, dunque, un piano d’azione comune, a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro figli.

Come hanno, infatti, ricordato la presidente di Liberluna Onlus, Maria Grazia La Selva, e la Consigliera di Parità della Regione Molise e supervisore del progetto, Giuditta Lembo, “solo condividere un unico percorso tra i vari soggetti presenti sul territorio, può condurre al raggiungimento degli obiettivi progettuali”.

A firmare l’intesa tutti i rappresentati di enti e associazioni cosiddetti “satelliti”, così come anche a prendere parte all’incontro è stato Rossano Giannetti, presidente dell’Osservatorio e sostituto della Consigliera di parità per la Provincia di Campobasso. Proprio Giannetti ha ricordato come da questo punto di vista il Molise sia in ritardo rispetto altre regioni del Belpaese, molte delle quali decisamente più avanti relativamente all’osservatorio. “Ora – ha detto Giannetti – è importante lavorare e lavorare bene, costruendo una rete di soggetti che cooperino tra di loro andando in un’unica direzione”.

Dello stesso parere anche l’assessore alle Politiche Sociali Loredana Messano, che ha preso parte all’incontro in nome del Comune di Baranello, per l’impossibilità del sindaco Marco Maio a essere presente. “Come amministrazione ci impegniamo per supportare tutti i servizi offerti dal progetto di cui ci fregiamo di essere Comune capofila”, le parole dell’esponente dell’esecutivo di Baranello. Un pensiero questo, condiviso anche dall’amministrazione di San Giuliano del Sannio, rappresentato dal consigliere comunale, Vincenzo Carbone.

A sottoscrivere l’intesa anche l’assessore alle Pari Opportunità al Comune di Campobasso, Emma de Capoa, che ha ricordato come in nome della difesa dei diritti bisogni agire “dimenticandosi l’uso del pronome personale ‘io’ e anteporlo al noi”. “Il nostro obiettivo – le sue parole – è proteggere e prevenire. Questo significa non mascherare per assistenzialismo diritti che devono essere riconosciuti e sul cui riconoscimento non va mai abbassata la guardia”.

Posizione comune quella della Lembo che ha, però, voluto precisare come “il discredito da parte di qualcuno su un progetto riconosciuto dal Ministero non faccia certo bene al territorio”. “Impegniamo le forze in un lavoro comune a favore del benessere collettivo. Facciamo rete e creiamo insieme una realtà capace di andare oltre i personalismi”, l’appello della Lembo.

Un grazie particolare la presidente La Selva lo ha poi voluto indirizzare a tutti coloro che hanno aderito al progetto e ovviamente al Comune di Baranello e San Giuliano del Sannio. “Rientrare in una graduatoria nazionale con un piccolo Comune come Baranello – ha detto La Selva – è per noi motivo di orgoglio, oltre che consapevolezza di come il lavoro, l’impegno e la professionalità siano stati ripagati”.

Intanto, proprio dalla Onlus hanno fatto sapere di invitare molto presto il presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura, a visitare il centroantiviolenza di via Conte Rosso.

Subito dopo a concludere l’incontro la firma dell’intesa da parte dei rappresentanti di enti e associazioni tutti pronti a remare nella stessa direzione. Il progetto è stata sottoscritto da: Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità del Comune di Campobasso, Istituto Comprensivo di Baranello, Confcommercio Molise, Aem Onlus, Cif Provinciale Isernia, C.N.I.S. – Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati, A.D.U.G.I. Onlus, FIDAPA sez. Campobasso e sez.Boiano, Anci Molise, CO.I.S.P. Segreteria regionale Molise, UIL Molise, Telefono azzurro, Cooperativa Laboratorio Aperto, Associazione Persone Down – Sez. Campobasso, Associazione Cittadinanzattiva, A.P.S. Liberi di Essere area immigrazione, Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, Associazione  Amici 112, Associazione FACED, Associazione  INCAS, Comune di Tavenna, societá sportiva Dinamica.

 

 

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button