CB e dintorni

Continua l’odissea molisana 2014: Campobasso-L’Aquila, quel collegamento inesistente

treno

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Il Molise non esiste, almeno per quanto riguarda i trasporti extraregionali. Sorvoliamo sul confort dei viaggi, bypassiamo sulla pulizia dei convogli e gli ormai abituali disagi per passare a delle situazioni in cui mancano dei veri e propri collegamenti diretti.

Dopo le segnalazioni fatte per le tratte che interessano Campobasso verso Roma e Napoli, consideriamo anche i disagi che si trovano ad affrontare i tanti molisani, studenti e lavoratori, che per forza di cose si vedono costretti a raggiungere abitualmente la città abruzzese dell’Aquila, un vero viaggio della speranza.

Il braccio di ferro tra la Regione Molise e la ditta Trasporti Molise, diventata in seguito ATM con l’unione di Sati che ha il monopolio esclusivo dei collegamenti regione, è culminato, poi, in una rottura drastica nel luglio 2013, quando l’azienda molisana ha deciso di sopprimere ben 80 corse che effettuava in regione. La causa principale è il debito che la Regione non riesce a saldare con l’ATM e così si taglia sul servizio creando prevedibili ripercussioni sui pendolari.

Oggi uno studente o lavoratore che sceglie di raggiungere in pullman L’Aquila, partendo da Campobasso, o arriva prima a Roma e da lì cambia in direzione l’Aquila, impiegandoci quasi 5 ore al costo di 50 euro totale per andata e ritorno; oppure sceglie il pullman che dal capoluogo molisano transita per Termoli, arrivando a Pescara, dove occorre cambiare mezzo alla volta dell’Aquila, con oltre 5 ore di viaggio e risparmiando sul biglietto per un totale di 35 euro.

Se il pendolare molisano da L’Aquila deve tornare a casa ed opta per la tanto amata Ferrovia: prende il treno che lo porta a Sulmona, lì cambia alla volta di Pescara e alla fine c’è il terzo cambio verso Termoli e, infine, prendere il treno per Campobasso oppure si sceglie L’Aquila-Roma e poi da Roma cambiare convoglio per Campobasso.

Una situazione al limite della decenza che ci viene raccontata da Antonello Manocchio, uno studente molisano all’Aquila costretto a vivere direttamente questo disagio.

Da quanto tempo è stato soppresso il servizio autobus da Campobasso verso L’Aquila e viceversa?Sinceramente non ricordo l’anno e il mese preciso della soppressione del servizio, fornito dalla ditta Molise Trasporti s.r.l., son passati tanti anni, ma ti posso garantire che il collegamento Campobasso-L’Aquila/L’Aquila-Campobasso non esisteva già più da parecchio tempo quando ci fu il terremoto del 6 aprile 2009, credo fosse il 2008, o fine 2007”.

Da allora come ti sposti verso la città abruzzese e quanto tempo impieghi?Se non ci sono amici che si spostano in auto, coi quali spesso condivido viaggio e spese per la benzina, mi muovo verso L’Aquila con gli autobus. Ci sono due percorsi possibili per chi deve partire da Campobasso: (1) Campobasso-Roma, per poi prendere l’autobus Roma Tiburtina-L’Aquila; (2) Campobasso-Termoli-Pescara, dopodiché autobus Pescara-L’Aquila. La prima alternativa è quella che consente di raggiungere la destinazione nel minor tempo possibile, circa 5 ore (3h Cb-Roma, 1,30h Roma-Aq, più una mezz’oretta di attesa per la coincidenza, però solo con alcune corse si ha la fortuna di aspettare poco a Roma), spendendo €25 (€50 A/R); con la seconda opzione si superano abbondantemente le 5 ore di viaggio, essendoci molte meno coincidenze tra i mezzi che dal Molise arrivano sulla costa abruzzese e quelli che da lì raggiungono il capoluogo di regione, l’unico vantaggio è risparmiare sul prezzo del biglietto (circa €18, circa €35 A/R)”.

Com’è il servizio ferroviario?Il servizio ferroviario è lento e farraginoso. Sia Campobasso che L’Aquila non sono sulle direttive principali di collegamento (per esempio, asse ferroviario adriatico; linea alta velocità Milano-Roma-Napoli), per cui muoversi coi treni per raggiungere queste località è complicato. Ci sono diversi cambi di treno da effettuare (ed anche in questo caso le coincidenze non sono proprio favorevolissime), la qualità dei mezzi che percorrono queste tratte è antiquata, il confort e la pulizia dei mezzi lasciano molto a desiderare, parecchie corse sono state soppresse anche qui, inoltre non ci sono più treni che percorrono la linea tra le montagne Isernia-Castel di Sangro-Roccaraso-Sulmona (linea ormai dismessa). L’Aquila è collegata solo con Sulmona e Rieti-Terni mediante strada ferrata, per cui se si volesse prendere il treno per scendere in Molise bisognerebbe andare da L’Aquila a Sulmona, dopodiché da Sulmona a Pescara, e poi da Pescara verso Campobasso (Campobasso è collegata ferroviariamente con Termoli-Pescara); oppure da Sulmona a Roma, e da Roma a Campobasso (linea diretta Roma-Campobasso, circa 3 ore di treno). È capitato a volte, soprattutto in pieno inverno, di impiegare un’intera giornata per completare il percorso”.

Questo disservizio che disagi ti crea?Il disagio più grande che l’assenza di un collegamento “veloce” tra Campobasso e L’Aquila comporta è senz’altro quello di non poter raggiungere in breve tempo la propria casa e la famiglia (ci vogliono scarse 3 ore per arrivare a L’Aquila da Campobasso in macchina, senza fare i piloti di Formula1, ne impiegava “solo” una in più l’autobus della ditta Molise Trasporti per collegare le due città!). Dovendo affrontare degli stop e delle coincidenze, si riducono molto i viaggi: personalmente cerco sempre di farli non viaggiando troppo “carico” di valigie o borsoni, per ridurre al minimo i disagi nei cambi di mezzo, e mi sposto solo quando è strettamente necessario. Infine, ma non per importanza, le spese da sostenere per un viaggio A/R Campobasso-L’Aquila sono a mio giudizio eccessive per un collegamento non diretto”.

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