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Inizia la settimana di Ferragosto, idee per il turismo molisano. A Capracotta aria fresca e salubre. Il centro altomolisano batte la crisi: l’estate 2015 fa registrare numeri importanti

Una veduta del centro di Capracotta
Una veduta del centro di Capracotta

ANDREA VERTOLO

Siamo alla vigilia di Ferragosto e in tutto il Molise, dal mare alla montagna, si prospettano giorni di feste ma anche di grande lavoro per chi opera nel settore turistico.

Un paese simbolo del Ferragosto, se si opta per la montagna, è senza dubbio Capracotta, fiore all’occhiello dell’Alto Molise.

Questo angolo di terra a 1.421 metri sul mare ospita migliaia di turisti ogni anno che in esso ricercano la bellezza e la pace della natura, unita all’eccezionalità dei suoi prodotti gastronomici.

Quale posto migliore, quindi, per verificare l’andamento della stagione estiva per gli operatori turistici che operano nei vari settori?

Il paese, il più alto dell’Appennino, gode di molti servizi legati sia al turismo invernale che estivo, si contano infatti diversi ristoranti e alberghi ai quali abbiamo chiesto un parere sulla stagione in atto.

Risposte positive, sulla frequenza avuta nei mesi di giugno e luglio, sono arrivate dal settore alberghiero. L’Hotel Capracotta, che si trova all’entrata del paese, è la storica struttura ricettiva, e alla richiesta di un primo bilancio della stagione estiva, la responsabile afferma: “Abbiamo avuto molte presenze nell’arco dell’intera stagione, riceviamo turisti da tutte le regioni, maggiormente dalla Puglia dalla Campania dal Lazio ma non mancano i turisti che arrivano da altre nazioni.  Non ci possiamo lamentare – prosegue l’albergatrice – perché si riesce ancora a lavorare bene e per fortuna molte belle giornate di sole stanno segnando l’estate, favorendo non poco il flusso turistico”.

Sono tanti, infatti, i turisti con accenti diversi che si incontrano passeggiando per i fioriti vicoli di Capracotta, abbiamo chiesto al signor Raffaele, che da Bari raggiunge il Molise appositamente per respirare l’aria pulita del posto, come ha conosciuto il paese di Capracotta: “Sono giunto in questo bellissimo posto – ci racconta – perché dalle mie parti si parlava molto bene dei formaggi di questa zona, soprattutto del caciocavallo del quale me ne sono innamorato immediatamente. Poi ho potuto ammirare tutto ciò che c’era intorno a questo paese, la natura incontaminata e la genuinità degli abitanti, tutto ciò mi spinge a tornare piacevolmente qui ogni anno, appena possibile”.

I caseifici della zona, rinomati in tutta Italia, regalano alla cucina del luogo un valore aggiunto fondamentale che registra un turismo parallelo a quella naturalistico, tanto è la rinomata qualità dei prodotti caseari. Il più tipico è, senza dubbio, la stracciata del caseificio Pallotta, la quale viene venduta ogni giorno a centinaia di visitatori e sembra essere, quindi, la regina dei formaggi tipici della zona.

Per il settore gastronomico, in particolare quello della ristorazione, non si registrano cali di affluenza e anche il ristorante L’Elfo, che in questi giorni festeggia il suo diciottesimo anno di attività, conferma i positivi dati della stagione estiva, così le parole della proprietaria: “La risposta della gente anche quest’anno è stata buona, anche se leggermente la crisi si è fatta comunque sentire nella scelta dell’offerta della cucina, molti scelgono piatti semplici e quantità moderate proprio per non eccedere al necessario. Ad agosto comunque ci aspettiamo il clou dell’affluenza”. 

Dati positivi, dunque, arrivano da questa piccola realtà immersa nel verde dell’alto Molise, una zona che merita di apparire tra le mete centrali che la nostra regione offre al visitatore e che sicuramente può dare sempre di più un esempio di genuinità e qualità per il nostro territorio.

 

 

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