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Cattedrale chiusa ma non per le attività della parrocchia. Bregantini : “La ferita c’è ma non è mortale”

All'interno dell'edificio i lavori di messa in sicurezza del tetto. Tempi ancora incerti per la riapertura

Non è possibile dire con certezza se sia stato il vento forte del mese di ottobre, ma non è escluso che proprio il maltempo possa aver ulteriormente peggiorato la situazione.

Almeno questo è il pensiero degli esperti che stanno affrontando, in questi giorni, la delicata situazione che ha portato alla chiusura della chiesa di Santa Maria Maggiore di Campobasso, dopo i danni verificati alla struttura lignea che sorregge il tetto.

In quella che per tutti i cittadini è semplicemente la Cattedrale, da qualche giorno, sono iniziati i lavori di messa in sicurezza e, l’edificio non potrà più ospitare i momenti liturgici. Almeno non per il momento, anche se la speranza è quella di riconsegnare presto ai fedeli il luogo di culto a cui in tantissimi sono particolarmente affezionati.

Tutte le attività della parrocchia saranno, però, garantite, così come le confessioni. Le navate laterali continuano, infatti, a essere accessibili.

Per quanto riguarda, invece, le iniziative già in programma alla Cattedrale saranno spostate nella vicina chiesa di Santa Maria della Croce. Questo avverrà ad esempio per la celebrazione della santa messa il prossimo 3 dicembre in occasione della ricorrenza dei 300 anni dalla nascita del Di Zinno, così come per la tradizionale messa di mezzanotte il giorno di Natale.

Si cercherà, insomma, di ovviare ai disagi spostandosi in un luogo pure particolarmente caro ai campobassani, nonostante non disponga della medesima capienza della chiesa di Piazza Pepe.

“Non è ipotizzabile determinare la durata del disagio”, dice sia l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, che l’ingegnere Ernesto Minucci, che sta seguendo i lavori.

L’unica cosa sicura, al momento è che si è agito in fretta.

Sono stati gli operai che lavoravano nell’edificio accanto alla chiesa a notare che qualcosa non andava: troppo strano l’avvallamento che si era verificato tra le tegole.

Solo le verifiche approfondite dei tecnici, eseguite subito dopo, hanno permesso di capire come il problema riguardasse le antiche capriate in legno che sorreggono il tetto, sprofondate di 12 centimetri.

I lavori per mettere in sicurezza l’edificio hanno così subito preso il via. Solo dopo si procederà ai lavori di ristrutturazione, ma l’idea è quella di sostituire le capriate in legno con un sistema più leggero. Ci vorrà il progetto e una stima dei costi che, al momento, non può essere fatta. Questo anche in relazione al fatto che la Cattedrale è totalmente immersa nel centro storico di Campobasso e non si potrà non tenere conto anche di questo aspetto.

“La ferita c’è ma non è mortale. Anzi, ci auguriamo che sia il più possibile rimarginabile”, commenta l’arcivescovo Bregantini, il quale fa sapere come sia stata già inviata una comunicazione alla Soprintendenza dei Beni Culturali e sia stata informata anche la Cei – Conferenza Episcopale Italiana. L’importo maggiore per gli interventi uscirà da lì, ma l’augurio è che anche gli enti del territorio, Regione e Comune, possano partecipare.

A non nascondere tutta la sua preoccupazione è stato il sindaco di Campobasso e presidente della Provincia, Antonio Battista.

“Questa chiusura mi preoccupa”, ha detto apertamente il primo cittadino amareggiato per quanto accaduto a uno dei luoghi simboli della città e per il quale spera di poter intervenire. “Cercheremo di starvi vicino dice Battista rivolgendosi a Bregantinima non so ancora in che termini potremo farlo”.

Come anticipa don Marco, il vice parroco della Cattedrale i lavori potranno essere anche l’occasione giusta per portare a nuova luce gli affreschi di Amedeo Trivisonno che il luogo di culto, simbolo della città, conserva al suo interno. “I lavori alzeranno molta polvere e ciò, – le sue parole – potrebbe andare a danneggiare ulteriormente i dipinti che sono già molto deteriorati. Quindi l’idea è quella di poterli restaurare una volta che i lavori saranno terminati”.

fabyabb

 

Redazione

CBlive

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