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Molise, numero uno per evasioni: da gennaio battevano scontrini non fiscali. Scovata una gelateria di Campobasso

01-descrMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

C’è crisi e di conseguenza aumentano le attività a delinquere. Questa volta l’episodio coinvolge un bar gelateria di Campobasso, scovato dopo un controllo della Guardia di Finanza.

Il bar del capoluogo da gennaio 2014 ha utilizzato una cassa particolare: gli scontrini venivano battuti, come vuole la legge, ma ‘caso strano’ non erano fiscali. Ciò vuol dire che lo scontrino in questione non aveva alcun valore legale e che la gelateria di Campobasso per lo Stato è da quasi un anno del tutto ‘fantasma’ mentre ha intascato un ricavato ‘in nero’ di ben 94 mila euro, a fronte dei 10 mila euro di incasso mensile. Una vera evasione a regola d’arte che, ovviamente, ha portato l’attività commerciale a non adempiere neanche agli obblighi del pagamento dell’I.V.A. Ora la violazione prevede una sanzione variabile tra il 100% e il 200% dell’imposta evasa.

Molti di questi casi sono stati scovati in regione che, nella classifica della UifUnità di informazione finanziaria – di Bankitalia, squalifica il Molise. Secondo la stima dell’aprile 2012 il primo posto per elusione di tasse va al Molise e a pari merito alla Basilicata: su 100 euro di tasse da versare, le due regioni sono quelle che evadono di ben 64,75 euro. Al secondo posto la Puglia, con 60,71 euro, e la Campania con 59,77 euro di imposte non pagate. A confermare questo trend negativo anche per il 2013, il resoconto effettuato dalla Guardia di Finanza che per il Molise ha riscontrato – solo per ‘scontrini e ricevute fiscali’ – ben 942 violazioni.

In questo caso eludere le tasse è un modo per  raggirare lo Stato portando l’Italia nella fascia nera dei Paesi che registrano la massima evasione: il danno arrecato alle casse nazionali è di 180 miliardi di euro.

Uif Bankitalia - aprile 2012

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