Cronaca

Attentato a Berlino, il vescovo nato a Colle D’Anchise celebra i funerali di Fabrizia e mette sotto accusa l’emigrazione

fabrizia_di_lorenzoFABIANA ABBAZIA

A Bojano è rimasto per tutti semplicemente don Angelo. Si tratta dello storico parroco della Cattedrale del paese matesino, che dal 2007 ricopre la carica di vescovo di Sulmona. Proprio Angelo Spina, il prelato nato in Molise, ha celebrato le esequie di Fabrizia Di Lorenzo, l’unica italiana rimasta uccisa dall’attentato terroristico a Berlino.

Le parole del vescovo di Colle D’Anchise fanno discutere il giorno dopo in cui il belpaese piange ancora la 31enne di Sulmona che lavorava nella capitale tedesca. Spina che nell’omelia non ha nominato mai l’Islam ha sottolineato come la ragazza “abbia dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza ai giovani per il lavoro”.

Un’accusa tanto forte quanto vera quella di don Angelo. Un’accusa che trova concretezza nelle storie dei tanti coetanei di Fabrizia, gli stessi che vivono il dramma di andare lontano per lavoro. Si emigra: in Abruzzo come in Molise.

Lo si fa alla ricerca di un impiego e di opportunità che in Italia non è possibile nemmeno contemplare. Lo dice don Angelo da un pulpito, lo dicono i dati messi neri su bianco. Secondo i numeri diffusi dal Rapporto Italiani nel Mondo di quest’anno, nel 2015 sono stati in tutto 107.529 gli italiani che hanno fatto le valigie e chiesto la residenza estera. Di questi ben 716 provenivano dal Molise. Un prezzo troppo alto che pagano le nuove generazioni, soprattutto quelle del Sud. Un prezzo troppo alto con cui dovrebbe davvero iniziare a fare i conti la classe dirigente del Paese.

Il terrorismo però non c’entra nulla con l’emigrazione. La brutale violenza di un camion che si schianta su chi è intento semplicemente ad acquistare i regali di Natale, non ha nulla a che fare con chi nelle valigie ripone i propri sogni, caricandosi anche del peso di tutta l’inadeguatezza di chi governa.

 Il terrorismo e l’emigrazione sono due cose diverse: in Abruzzo così come in Molise.

Redazione

CBlive

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