Cronaca

Gli studenti di Campobasso a scuola di legalità con il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini. “Nella lotta al malaffare l’Italia deve diventare un modello”

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Un momento dell’incontro al Liceo Mario Pagano di Campobasso

“Per sconfiggere la corruzione in Italia dobbiamo seguire l’esempio di quanto è già accaduto per la lotta alle mafie”. Sono queste le parole che il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, affida agli studenti di Campobasso. Intervenuto questa mattina, lunedì 26 ottobre, nel corso dell’incontro ‘Legalità e nuove generazioni’, appuntamento promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, nell’auditorium del Liceo classico ‘Mario Pagano’, Legnini ha messo in rilievo dinanzi agli allievi la parte ‘buona’ di una società dove “esiste la mafia, ma al pari esiste una buona antimafia, molto forte, capace di conseguire risultati importanti”. Una società che però deve sconfiggere “il malaffare che toglie soldi dalle tasche dei cittadini”. E, proprio per fare ciò, è necessario sia che “nel Paese si concretizzi una consapevolezza diffusa”, sia che nel contrasto alla corruzione l’Italia diventi un modello, anche mutuando istituti adattati finora nella lotta contro le mafie”.

Il vicepresidente del Csm ha poi sottolineato come l’autonomia e l’indipendenza della magistratura siano i due architrave di un sistema italiano copiato in altre realtà. “In questi 70 anni della Repubblica Italiana, possiamo dire tutto, ma non che i magistrati non siano stati indipendenti. La magistratura ha sempre assolto, attraverso l’autonomia, alla sua funzione costituzionale”.

Legnini ha poi precisato come attualmente il Csm stia investendo molto nel rapporto con la scuola, nell’ottica di una cultura della legalità che alimenti la vita e le azioni delle nuove generazioni.

20151026_101253Un tema quest’ultimo molto sentito anche da Claudio Di Ruzza, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Campobasso, al quale è stata affidata l’introduzione dell’evento.L’illegalità – ha detto Di Ruzza – si sconfigge solo con voi studenti, ecco perché abbiamo inteso promuovere un laboratorio itinerante nelle scuole del Molise che si concluderà a San Giuliano di Puglia. Un evento per ricordare le vittime di quel terribile terremoto del 2002 in un contesto di legalità”.

“L’aspetto importante – ha poi concluso Di Nuzza – è che i giovani possano sempre condividere lo scopo della legge e non agire in conformità ad essa solo per il timore della punizione”.

“Con questo incontro – ha detto poi Anna Paola Sabatini, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise – aggiungiamo un ulteriore tassello alle iniziative sull’argomento legalità. Penso che il Molise possa sentirsi orgoglioso di far parte attiva del dibattito nazionale sulla legalità e considerarsi a tutti gli effetti come un vero e proprio laboratorio di confronto aperto sul tema, rivolto alle scuole, alle Istituzioni e alla società civile”.

fab.abb.

 

 

 

 

 

 

Redazione

CBlive

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