Cronaca

Peculato, il tribunale del Riesame dissequestra i beni confiscati all’ex presidente del consiglio regionale, Michele Picciano

Michele Picciano
Michele Picciano

Dissequestro immediato di tutti i beni confiscati all’ex consigliere regionale, Michele Picciano. Questo quanto stabilito dal Tribunale del Riesame che ha accolto la richiesta inoltrata dall’avvocato, Arturo Messere.

Era il 17 aprile scorso quando i Finanzieri del Gico del Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso, dando esecuzione al sequestro preventivo emesso dal Gip, avevano sequestrato beni mobili e immobili dell’ex presidente del Consiglio regionale.

Sigilli posti su abitazioni, terreni, un’autovettura e due motocicli in possesso di Picciano per un valore di circa 270mila euro.

L’attività investigativa nella quale l’ex esponente di via IV Novembre era stato coinvolto si inseriva nel noto filone legato al monitoraggio delle cosiddette “spese dei Gruppi Consiliari”.

Dopo il sequestro preventivo, gli inquirenti avevano fatto sapere come gli investigatori del Gico di Campobasso avevano passato al setaccio una copiosa documentazione utile a verificare la destinazione o meno, nel rispetto degli scopi istituzionalmente previsti, dei fondi regionali.

Un’inchiesta partita tempo fa e che, ancora oggi, continua a far tremare la politica regionale, dato che come avevano fatto sapere da Piazzale Palatucci erano 35 ex ed attuali consiglieri segnalati all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di peculato.

Al momento, però, almeno la posizione dell’ex presidente del Consiglio Regionale sembrerebbe essere rimessa in discussione e, per comprendere su quali basi il Riesame ha stabilito il dissequestro bisognerà attendere le motivazioni del provvedimento che, essendo riservate, si potranno conoscere non prima di qualche settimana.

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