Cronaca

Promuovere l’innovazione delle aree interne facendo rete. Presentata all’Unimol la bozza dell’Accordo di Programma per l’Eccellenza del Sistema Universitario

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Fare rete per promuovere il meglio della Regione Molise. Questo l’obiettivo dell’Accordo di Programma per l’Eccellenza del Sistema Universitario presentato nei giorni scorsi al Ministro Giannini dal Rettore dell’Unimol, Gianmaria Palmieri. L’intesa illustrata questa mattina nella sede del rettorato dell’Università vede coinvolti il Ministero dell’Istruzione, il Ministero delle Politiche Agricole, l’Università degli Studi del Molise, l’Istituto Nazionale di Economia Agraria, il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e la Regione Molise.
10milioni di euro in sei anni, la cifra stimata per finanziare il progetto che promuove la collaborazione delle Istituzioni coinvolte per il potenziamento della ricerca e innovazioni, nonché la messa a punto di modelli di valorizzazione delle risorse territoriali in un contesto post laurea.

In questo senso un Accordo che mira a creare un modello che riesca a integrare bene il turismo, la didattica, la divulgazione ambientale e culturale, privilegiando i tre principali massicci della Regione. L’intesa prevede inoltre la creazione di un Laboratorio sperimentale, denominato Centro Studi Appeninico in grado di attivare progetti internazionali sulle aree interne, convogliando anche finanziamenti comunitari.

Un’idea vincente sia per il rettore, Gianmaria Palmieri che per il governatore Frattura, il senatore Roberto Ruta e il parlamentare Danilo Leva presenti all’incontro di questa mattina con gli organi di stampa.

“Solo se le forze dell’Università si uniscono a quelle regionali e ministeriali – il commento di Ruta – possiamo raggiungere l’importante obiettivo di costruire un Centro di Ricerca Internazionale”. “Unicamente muovendoci in sinergia – le parole del rettore Palmieri – potremo farci ascoltare sui tavoli nazionali”.

“Immaginare il futuro del Molise senza il ruolo dell’Unimol” non è possibile nemmeno per il parlamentare Leva e per il governatore Frattura, fiduciosi sulla realizzazione dell’ambizioso Accordo che prevede anche una serie di sfide. Per prima cosa lo sviluppo delle aree interne passando principalmente per le peculiarità delle stesse. Ciò significa anche concentrare l’offerta formativa dell’Ateneo sullo sviluppo di un tipo di innovazione conforme al territorio locale, che vada a contenere i percorsi formativi poco frequentati e senza tale finalità, soprattutto nei casi in cui simili corsi siano attivi nelle regioni limitrofe.

“Non tanto un prezzo da pagare quanto più una competizione alla quale partecipare per vincere, affinché davvero l’innovazione del Molise possa essere in grado di competere in contesti internazionali”, il pensiero espresso dal numero uno dell’Università del Molise durante la conferenza stampa.

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