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Raccolta rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche: male i dati in Molise

Il Molise nel 2021 raccoglie 1.679 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia la 14a edizione Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Il dato è in calo del 9,9% rispetto al 2020, la peggiore performance del Paese, che al contrario evidenzia un andamento positivo (+5,3%), al pari dell’area Sud (+7,2%). Il risultato è che la Regione è penultima nella graduatoria nazionale per quanto riguarda i volumi di raccolta complessiva.

A incidere maggiormente su questo risultato è la perdita di volumi di raccolta di rifiuti da freddo e del clima (R1) che registra il -29,5%, 212 tonnellate in meno rispetto al 2020, e raccoglie un totale di 506 tonnellate, e da grandi bianchi (R2) la cui raccolta perde l’11%. Entrambi i raggruppamenti registrano invece un andamento positivo a livello nazionale.

Cresce dell’11,8% la raccolta di TV e apparecchi con schermi (R3) per un totale di 501 tonnellate, il tasso di crescita è il secondo più basso nell’area di riferimento e al di sotto di quello nazionale (+22,2%), che indica che nella Regione si è usufruito in misura minore del beneficio legato al Bonus TV erogato ad agosto.

Migliorano anche i volumi di raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che salgono a 280 tonnellate con un incremento dell’8,7% rispetto al 2020, e godono di un trend opposto all’andamento negativo a livello Paese.

Il lieve calo della raccolta delle sorgenti luminose (R5) che scende da 5 a 4,7 tonnellate, si allinea invece all’andamento registrato dal raggruppamento a livello nazionale.

Si riduce la raccolta pro capite che registra il -6,1% rispetto al risultato 2020 per 5,59 kg per abitante. Anche in questo caso, la Regione evidenzia la peggiore performance di tutto il Paese, opposta a quella positiva registrata a livello nazionale (+5,5%), ciononostante il valore rimane superiore alla media dell’area Sud (5,14 kg/ab). Nella classifica nazionale per raccolta pro capite, invece, la Regione slitta al 16° posto.

Raccolta per province

La provincia di Campobasso raccoglie 1.283 tonnellate e registra un tasso di crescita positivo dell’8,5%, opposto all’andamento regionale.

A sostenere la performance sono i risultati di quasi tutti i raggruppamenti, innanzitutto di R3, la cui raccolta registra il +18,2% per un totale di 355 tonnellate, e di R4 a +7,4% per 218 tonnellate complessive. Anche R1 contribuisce all’aumento complessivo della raccolta con un tasso di crescita positiva del 5,6% per un totale di 367 tonnellate, in controtendenza con l’andamento dell’area Sud, ma in linea con quello nazionale. R2 cresce infine del 3,6% e raccoglie un totale di 342 tonnellate. In contrazione invece la raccolta in R5 che scende del 2%. Risultato invece assolutamente negativo per la provincia di Isernia i cui volumi di raccolta scendono del 41,9%. Con un totale di 396 tonnellate, la provincia si classifica al penultimo posto a livello nazionale, anticipato solo dalla provincia di Caltanissetta con 352 tonnellate.

A impattare sulla performance sono soprattutto R1, la cui raccolta segna il -62,4%, 231 tonnellate in meno rispetto il 2020, per un totale di 140 complessive, e di R2 che perde il -56,7% per un totale di 45 tonnellate. Entrambi sono i risultati peggiori registrati da questi due raggruppamenti in tutto il Paese. Calano anche le raccolte di R3 e di R5: la prima nonostante il Bonus TV registra il -1,4%, la seconda perde l’8%. Cresce solo la raccolta di R4 (+13,5%) che con 63 tonnellate complessive rimane la terza più bassa del Paese dopo quella delle province di Crotone e di Caltanissetta.

A seguito di questi risultati dall’andamento opposto, la provincia di Campobasso conquista il primato nella raccolta pro capite con 5,9 kg/ab, in forza di un incremento del 13%, e si posiziona al di sopra della raccolta media dell’area (5,14 kg/ab). Crolla a 4,76 kg/ab la raccolta pro capite di Isernia con un tasso di decrescita del 39,2%, il peggiore tra tutte le province italiane collocandosi al di sotto della media dell’area e sul podio delle prime 20 peggiori province del Paese.

I dati del Molise deludono molto dopo un anno precedente in crescita” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “La situazione che presentano le province è diametralmente opposta: se Campobasso incrementa i propri volumi di raccolta, di contro Isernia perde oltre il 40% delle tonnellate e questo dipende, come negli anni passati, dall’andamento di uno specifico centro di raccolta. In ogni caso, entrambe le province e conseguentemente la Regione, sono sotto la media di raccolta pro capite nazionale. In particolare, se la raccolta di freddo e clima è in linea con la media nazionale e quello delle televisioni addirittura la supera, pur nel confronto con un dato medio, sono invece realmente troppo basse le raccolte dei grandi elettrodomestici bianchi e dell’elettronica di consumo. Urgono pertanto iniziative per rendere capillare ed efficace la raccolta e incrementare in modo sensibile la corretta gestione dei RAEE”.

 

Redazione

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