Cronaca

Sistema Iorio, diciassette i rinviati a giudizio nell’inchiesta sulla presunta commistione politica-stampa. A processo l’ex governatore Iorio, prosciolto Vitagliano

L'udienza preliminare del filone d'inchiesta "Sistema Iorio" è stata rinviata all'11 dicembre 2015
L’udienza preliminare del “Sistema Iorio”

Rinviati a giudizio diciassette dei ventidue indagati nell’inchiesta denominata ‘Sistema Iorio’. Il giudice per le indagini preliminari, Teresina Pepe, questa mattina, lunedì 20 giugno 2016, ha letto il dispositivo con cui è stato deciso che, tra gli altri, l’ex governatore Michele Iorio, l’editore della ‘Gazzetta del Molise’ Ignazio Annunziata, l’editore di Telemolise Quintino Pallante, il direttore di Telemolise Manuela Petescia e l’ex direttore generale della Protezione Civile Giuseppe Giarrusso dovranno sottoporsi a processo.

Il gup ha specificato che i protagonisti del Sistema Iorio avrebbero messo in piedi un sistema di corruzione e di scambio di favori, attraverso il finanziamento di giornali e televisioni ‘compiacenti’. Un sistema ritenuto illegale dagli investigatori.

Sotto la lente degli investigatori, anche il concorsone della Protezione Civile nel 2011, a ridosso delle elezioni regionali che premiarono Michele Iorio, una tornata elettorale che Tar e Consiglio di Stato ritennero illegittima per vizi di forma e sostanza nelle operazioni elettorali, col ritorno alle urne nel febbraio 2013.

Prosciolti il giornalista Giuseppe Saluppo e l’ex assessore regionale al bilancio Gianfranco Vitagliano. Gli altri tre hanno optato di sottoporsi a giudizio con riti alternativi.

A margine della lettura del dispositivo la soddisfazione del pm D’Alterio, che ha condotto le indagini. Sereno, invece, si è mostrato il difensore dell’ex governatore Michele Iorio, l’avvocato Arturo Messere, che ha parlato di “inchiesta colabrodo” e per il quale “in giudizio sarà facile dimostrare che i capi d’imputazione non reggono per i miei assistiti”.

Per l’ex governatore Michele Iorio: “Sono convinto che, come già accaduto in molte altre occasioni passate, nel corso della fase processuale riuscirò a dimostrare l’infondatezza delle ipotesi di reato che mi vengono contestate nonchè a dimostrare la mia totale innocenza. Il rinvio a giudizio deciso oggi dal Gup del tribunale di Campobasso rinvigorisce la mia voglia di lottare e di andare avanti. Al momento, in ogni caso, mi rimane la soddisfazione di aver completamente smontato il concetto di Sistema Iorio, su cui si reggeva l’intera accusa, già nella fase d’udienza preliminare. L’eliminazione di molteplici reati dall’accusa, infatti, dimostra che non esisteva e non esiste nessun sistema criminale denominato Sistema Iorio. Avrei certamente preferito che questa incresciosa vicenda finisse qui, ma sono convinto che alla fine non ci sarà nessuna sentenza di colpevolezza”.

Redazione

CBlive

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