Cronaca

Terremoto, sopralluoghi senza sosta e nuove tendopoli per far fronte all’emergenza. Attesa per il viadotto del Liscione, ma i sindaci chiedono il potenziamento della statale 87

Nei comuni dell’epicentro i tecnici sono a lavoro per completare la stima dei danni. Continuano, infatti, i sopralluoghi per evadere le richieste dei cittadini che vogliono sapere se le proprie abitazioni abbiano avuto danni strutturali, dopo le due scosse del 16 agosto scorso.

Molte procedure sono state già portate a termine e si continua a ritmi serrati per far fronte a tutte le richieste. La somma di tutte le schede con i dati e gli eventuali danni riportati dagli edifici, servirà a fare il punto definitivo della situazione e anche una stima economica di ciò che il sisma ha provocato. Un numero questo, che servirà anche alla Regione Molise, pronta a chiedere lo stato di emergenza.

La situazione più complicata al momento si riscontra a Guglionesi, il centro che ha avuto più danni e il maggior numero di sfollati e dove, nelle ultime ore, è stata allestita una nuova tendopoli nella palestra.

A preoccupare maggiormente sono le condizioni del palazzo di cinque piani di via Martiri D’Ungheria, già sgomberato un anno fa e, le cui condizioni sono peggiorate a seguito delle sollecitazioni telluriche di questi giorni. Il timore è che la struttura possa crollare da un momento all’altro. Ecco perché il primo cittadino ha ordinato lo sgombero delle abitazioni adiacenti dove risiedono circa 40 persone.

Una nuova tendopoli è poi stata allestita nel campo sportivo di Palata con l’obiettivo di far fronte anche alle esigenze dei residenti dei diversi centri della zona interessati dal sisma e che potrà contenere circa 300 persone. Intanto, alcuni sgomberi hanno riguardato anche il centro di Montecilfone, epicentro del terremoto. Si tratta di case nei pressi del serbatoio che rifornisce il paese e che è stato lesionato. Qui dove erano già state emanate le ordinanze per la chiusura della chiesa di San Giorgio, l’ufficio postale, la stessa sede del Comune e un market, ieri sera il sindaco Pallotta si è appellato ai giovani del paese per dare una mano ai tanti volontari che dallo scorso 16 agosto sono accorsi in paese per dare un supporto alla popolazione.

Sette tende, per 60 posti letto, sono stati poi allestiti anche a Castelmauro, nel campo sportivo Foltarella. 

Il censimento dei danni prosegue anche a Larino, dove si sono registrate criticità soprattutto nel centro storico.

Ma i controlli a tappeto riguardano anche il patrimonio edilizio scolastico della provincia. Unica certezza, al momento, è che a settembre non riaprirà il liceo pedagogico di Guglionesi che ha subito diverse lesioni.

Tuttavia, anche in tale settore, la necessità è quella di avere un censimento delle scuole per valutarne lo stato. Dalla Provincia fanno sapere che i tecnici sono a lavoro per una ricognizione che riguarda inizialmente i centri interessati dal sisma e, successivamente, tutti gli edifici degli altri comuni.

La preoccupazione non esclude nemmeno la città di Campobasso che da qualche tempo sta vivendo una vera e propria emergenza.

Attesa anche per conoscere i primi dati sulla sicurezza del ponte del Liscione, dove i tecnici Anas, da ieri, sono a lavoro con la strumentazione ‘by bridge’ con la quale si stanno passando al setaccio punti difficili, altrimenti impossibili da raggiungere. Ma dire se l’arteria potrà o meno essere riaperta al traffico, al momento, non sembra essere possibile. La decisione, carte alla mano, sarà presa dagli organi competenti nei prossimi giorni.

Nel frattempo torna in auge la richiesta di potenziamento dell’alternativa alla Bifernina, la statale 87.

Nei prossimi giorni, Nicola Montagano e Donato D’Ambrosio  rispettivamente sindaco di Bonefro e Santa Croce di Magliano, fanno sapere di voler presentare una richiesta al presidente Toma e al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli , per chiedere di riservare “una particolare attenzione a un intervento necessario a creare infrastrutture funzionali e atte a preservare i collegamenti tra comuni e con i maggiori centri del Molise, al fine di scongiurare il pericolo isolamento e spopolamento a cui i piccoli comuni della regione sono esposti”.

E, in effetti, con la chiusura del viadotto non mancano i disagi per gli automobilisti e per comuni come Guardialfiera, rimasti praticamente isolati. Difficoltà destinate ad aumentare a partire da domani, giorno in cui riprenderanno le attività lavorative di molti e il traffico sull’impervia statale 87 è destinato ad aumentare.

Redazione

CBlive

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