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Riorganizzazione della Polizia Municipale: dalla proposta di Legge regionale alla road map in vista del ballottaggio. Gravina sollecita l’outsider al confronto

Al fianco del candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle, Roberto Gravina, ci sono i consiglieri regionali pentastellati, Angelo Primiani, Vittorio Nola, Andrea Greco e Valerio Fontana. L’occasione, in vista del voto per il ballottaggio di domenica 9 giugno, è anche quella giusta per illustrare la proposta di Legge regionale per la riorganizzazione e il potenziamento della Polizia Municipale.

La proposta che, a Palazzo D’Aimmo, approderà all’attenzione della competente Commissione, rientra tra l’altro anche nei punti fondamentali del programma dell’aspirante primo cittadino del capoluogo, per cui è di fondamentale dotare il corpo di un comandante, così come ampliare la pianta organica.

Dopo che Primiani ha illustrato i punti salienti di una Pdl che favorisce l’associazionismo tra i piccoli comuni e una formazione in ingresso per le nuove unità curata dall’ente regionale, durante la conferenza stampa l’aspirante sindaco non ha mancato stoccate alla candidata che sfiderà al ballottaggio la prossima domenica, rea di aver disdetto i confronti diretti atti ad analizzare i programmi delle due differenti compagini in gioco.

“Chi rifugge da ciò, crogiolandosi nella considerazione tutta personale che ciò che è importante è semplicemente la conta dei voti da racimolare, – le parole di Gravina –  dimostra poca considerazione dei cittadini e conferma, ma oramai non è più una novità per nessuno, che una cosa è conoscere realmente le problematiche di una città e un’altra è sbandierare soluzioni senza capo né coda, magari da un palco, confidando nell’applauso amico, ma senza riflettere sulle illusioni che la propria negligenza crea. Perché di negligenza si parla allor quando si lanciano slogan come quello di abbassare le tasse comunali del 30%. Percentuali buttate a caso che chi ha un’esperienza amministrativa eviterebbe saggiamente di propinare in giro”.

Da parte nostra – ha detto ancora –il dialogo politico contempla anche il confronto diretto, ripetiamo sui temi non su altro, ma per chi si spende per il centro destra evidentemente non è così”

 “Il 9 giugno – ha poi concluso – i cittadini di Campobasso avranno la possibilità di chiarire a chi pretende di amministrarli da lontano, dal chiuso delle segrete stanze, anche questo. Noi, fino all’ultimo minuto disponibile, saremo sempre disposti al confronto pubblico con il candidato del centro destra, chi dai confronti fugge per strategia o per timore dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dichiararlo apertamente non a noi ma alla città che poi si vorrebbe amministrare”.

Redazione

CBlive

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