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Termoli – San Vittore bocciata a Roma, Iorio e Fanelli attaccano Toma e il centrodestra regionale

“Dopo la farsa del Trasporto Pubblico Locale che il Consiglio regionale è riuscito a bloccare evitando danni ai cittadini, oggi assistiamo alla continuazione della farsa con la superstrada”. Sono le dure dichiarazioni dell’ex governatore Michele Iorio dopo che la Commissione parlamentare ha bocciato l’emendamento presentato dalla Lega che proponeva di inserire una strada a 4 corsie, collegando Termoli al casello autostradale di San Vittore, nella legge di conversione del decreto Milleproroghe.

“Il guaio – prosegue Iorioè che non si vuole prendere atto che la decisione strategica nazionale di realizzare la congiungente Tirreno – Adriatica è stata già presa da governi e parlamenti precedenti con maggioranze di diverso colore politico. Non si vuole accettare che quest’opera è stata già inserita tra le principali opere di interesse nazionale e precisamente al 13esimo posto come sancito in un documento programmatico approvato dal Parlamento, condiviso dai vari governi e sottoscritto dai sindacati confederali  e da Confindustria nazionale. Specifico nazionale perché spesso accade che le sigle di grandi associazioni, quando diventano locali, perdono lo smalto dei programmatori per assumere quello del “cavalier servente” del politico di turno. Quel progetto porta il nome di Autostrada del Molise, voluta strenuamente non solo da me ma da tutto il centrodestra degli ultimi 10 anni ed  ha consentito al Molise di raggiungere un traguardo di grande prestigio ed orgoglio. Orgoglio che oggi viene mortificato da un centrodestra che di questa parte politica possiede solo il nome ma non l’animo, lo spirito e gli obiettivi. E mentre a Roma ci bocciano improbabili e impossibili propositi, al presidente Toma mando a dire che la delusione del popolo di centrodestra non può che essere forte quando chi dovrebbe rappresentarlo rinuncia a difenderne le scelte perché circondato da personaggi, politici e tecnici, che hanno militato nel governo precedente ricoprendo ruoli chiave. Ai cittadini invece dico che l’Autostrada del Molise non è oggi una infrastruttura appaltata, con i lavori in corso garantendo anche occupazione, solo perché portava il nome di Michele Iorio e del governo di centrodestra. E tralascio ogni altra considerazione. Spero di poter ritornare sull’argomento in tempo breve, anche per spiegare ai deputati della Lega che si sono lodevolmente impegnati, che la questione deve essere ripresa anche perché il progetto Autostrada non è MAI stato cancellato da nessuno. Leggi e decreti in essere ne consentono ancora la realizzazione. Si può scegliere se realizzarla con un project financing o esclusivamente con fondi pubblici, ma la concessione autostradale è un bene che la Regione Molise già possiede (ed è il primo esempio di federalismo autostradale) per effetto di una legge e di un decreto attuativo dell’ex ministro Di Pietro insieme ad un finanziamento di 200 milioni deliberati dal Cipe che qualcuno dovrebbe spiegare, ai molisani, che fine hanno fatto. Chi non vuole prenderne atto di tutto questo e sceglie  piani alternativi all’Autostrada con politiche fallimentari, dimostra una miopia politica che porterà il Molise ad un punto di non ritorno”.

“Ma davvero Toma, Niro e Jari Colla, senza costruire i necessari percorsi istituzionali, pensavano di poter ottenere qualcosa?”, si chiede, invece, la consigliera regionale del PD, Micaela Fanelli.

“A Roma, nel leggere delle lacrime del nostro Governatore e del nostro Assessore per il mancato inserimento nel decreto milleproroghe della quattro corsie della Termoli San Vittore (prontamente scaricando le responsabilità su Pd e 5 Stelle), sono andata sia all’Anas che al Ministero delle Infrastrutture per capire se qualcuno aveva ufficialmente posto la questione ai soggetti competenti – scrive in una nota l’ex sindaco di RicciaOvviamente, nessuno sapeva niente dell’emendamento presentato e nessuno ha mai visto né Toma né Niro su questo punto specifico e per il provvedimento in questione. Ora si stracciano le vesti e accusano gli altri per la loro incapacità istituzionale. Sapevano quindi benissimo che l’emendamento sarebbe stato respinto. Oppure sono degli sprovveduti, cosa che non posso pensare. Se davvero tenevano al potenziamento della strada di collegamento più importante per il Molise, perché non hanno raccolto la nostra proposta di impegnare i solidi del CIS, preferendo invece i tratturi alla superstrada? Perché non hanno mai parlato, in maniera serie e strutturata, con Anas e Mit per l’inserimento nel contratto di programma, a partire dalla progettazione che è, come noto, il primo passo per l’inserimento nelle previsioni Anas? E davvero pensano, insieme al reggente molisano della Lega Nord, che credo non avrà percorso più di un paio di volte le strade del Molise, di tirarsi fuori da quest’ennesima figuraccia dando la colpa al Governo?”.

Redazione

CBlive

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