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Capitale Italiana del Libro per il 2021: la città di Campobasso presenta la candidatura ufficiale

L'Assessore Felice: ” Campobasso può rappresentare la Capitale Italiana del Libro più adatta a rilanciare, proporre e conservare le storie che vengono dai territori”

È di 500.000 euro il contributo che il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT) assegnerà quest’anno alla città che verrà designata come Capitale Italiana del Libro per il 2021.

Tra le città che nei giorni scorsi hanno presentato la propria candidatura ufficiale inviando, come richiesto, una precisa documentazione, c’è anche Campobasso.

Dopo la qualifica di Città che Legge ottenuta da Campobasso, abbiamo pensato fosse naturale programmare per la nostra città una costante e progressiva attività di promozione della lettura, anche attraverso la partecipazione a progetti di rilevanza nazionale come questa candidatura a Capitale Italiana del libro per l’anno 2021. – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Paola Felice – Abbiamo così risposto al bando del Ministero e inviato la candidatura di Campobasso puntando su un progetto che nelle sue linee generali può, intanto, caratterizzare anche per il futuro il ruolo che in questo ambito la nostra città può proporsi di assolvere, diventando fulcro relazionale, centro collettore e fornitore di servizi culturali per l’intera Regione e, in principal luogo, per la costellazione di piccoli comuni di cui essa si compone, non dimenticando che Campobasso è il capoluogo di una regione emblema delle aree interne del Paese.”

Il conferimento da parte del Consiglio dei Ministri del titolo di Capitale Italiana del Libro ha la finalità di favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura e avviene a conclusione di un’apposita selezione. Nel 2020, per la prima edizione, la scelta è ricaduta per legge del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, sul Comune di Chiari, situato in provincia di Brescia, tra i più colpiti dalla epidemia da Covid-19.

Sono diverse e tutte autorevoli le candidature presentate per ottenere l’ambita qualifica per il 2021, tra queste spiccano quelle delle città di Napoli, Palermo, Lecce, Cesena.

“Nell’immaginare la candidatura della città di Campobasso a Capitale Italiana del Libro, analizzando il contesto emerge immediatamente la differenza con realtà nazionali più grandi, dove esiste una consolidata tradizione di promozione del libro, anche a livello internazionale, rispetto alla quale difficilmente possiamo e vogliamo competere. – ha precisato l’assessore Felice – Allo stesso tempo, però, la nostra candidatura è animata dalla convinzione che la nostra realtà è rappresentativa di una grande fetta del territorio italiano che sfugge ai circuiti di massa e si caratterizza proprio per la possibilità di promuovere il territorio attraendo interessi diversi legati allo sviluppo di un turismo lento ed esperienziale. In questo senso, Campobasso può rappresentare il Capoluogo, ovvero la Capitale Italiana del Libro, più adatto a rilanciare, proporre e conservare le storie che vengono dai territori trascinando con sé, nell’obiettivo, tutte le realtà locali e nazionali che desiderano restituire alle tradizioni una vera e propria importanza letteraria.”

La candidatura di Campobasso a Città Italiana del Libro 2021 si basa su un’idea progettuale volta a migliorare l’offerta culturale del territorio, favorendo l’inclusione sociale delle fasce più fragili della popolazione quali i bambini, gli anziani, i detenuti e i disabili, contrastando la povertà educativa.

Per la prima volta, con questa candidatura, ci confrontiamo con realtà culturali che hanno esperienze di sistema in questo settore già consolidate, ma lo facciamo con la consapevolezza di quanto tutto ciò possa rappresentare una necessaria occasione di crescita collettiva. Perché ciò avvenga – ha concluso l’assessore sarà indispensabile continuare a sviluppare la partecipazione pubblica attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni presenti sul territorio, delle associazioni del terzo settore e dei soggetti privati che operano nell’ambito della cultura.”

Redazione

CBlive

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