Cgil su abuso di contratti a termine: “Positivi segnali per i precari della scuola molisana”

flc cgil“Finalmente è arrivata la sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo che stabilisce  un principio sacrosanto: la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione Europea”. E’ questo il commento che arriva dalla Flc Cgil dopo la sentenza con cui questa mattina, venerdì 27 novembre, la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia per la violazione della Direttiva 1999/70/CE e giudicato illegittima la reiterazione, da parte della Pubblica amministrazione, dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi.

“Sono almeno 15 mila i ricorsi promossi dal 2010 dalla Flc Cgil nella scuola. Alcuni con sentenze già favorevoli. La maggior parte giacciono presso i tribunali italiani, molti già in Cassazione, rimasti in sospeso in attesa del pronunciamento della Corte Europea. L’esito delle sentenze definitive dovrebbe essere ormai scontato. In Molise la Cgil rendono noto dal sindacato di via Mosca –  ha presentato  oltre 200 ricorsi. I giudici di Larino e di Isernia avevano rinviato la decisione, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia, mentre i ricorsi presentati a  Campobasso  erano calendarizzati presso la Corte d’Appello. Si aprono, con questa sentenza, spiragli importanti per trasformare i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato per  un numero significativo di docenti e di Ata che lavorano da anni nelle scuole molisane. In particolare è un segnale positivo per coloro che erano stati completamente ignorati dal piano ‘la buona scuola’ e che vede ulteriori riduzioni nella legge di stabilità 2015″.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’avvocato Mario Mariano, dell’ufficio legale della Flc Cgil Molise, il quale nel ricordare come il giudice di Larino aveva già equiparato il servizio, ai fini della carriera e degli scatti d’anzianità, tra contratti a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato, ha ribadito che con questa sentenza si “dovrà porre fine ad un’anomalia tutta italiana e, contestualmente,  si potranno riaprire i termini anche per coloro  che  in precedenza non avevano presentato alcun ricorso”.  “In Molise – ha detto Mariano – i contratti  annuali reiterati per più anni riguardano una platea di oltre 800 persone, tra docenti ed Ata. Per loro occorrerà  attivarsi perché passino di ruolo e venga quantificato il risarcimento del danno a cui hanno diritto  tutti i ricorrenti”.

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