Cotugno alla due giorni europea di Pozzallo per parlare di migranti e sistema di accoglienza

Il presidente Cotugno, il sindaco di Pozzallo e la responsabile del centro Hotspot
Il presidente Cotugno, il sindaco di Pozzallo e la responsabile del centro Hotspot

È terminata la due giorni europea di Pozzallo in Sicilia, organizzata dal COSAC, la Conferenza degli organi specializzati in Affari comunitari, per verificare la delicata tematica dell’immigrazione.

Venerdì vertice in Prefettura a Ragusa per un meeting istituzionale alla presenza di parlamentari nazionali e di circa 20 paesi europei, i presidenti dei consigli regionali di Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Molise, le massime autorità locali e tutte le ONG.

I migranti ed il sistema dell’accoglienza al centro del dibattito ormai mondiale che vede l’Europa e soprattutto l’Italia in prima linea. Il luogo scelto, la Sicilia, e in particolar modo Pozzallo, al centro di una vera e propria emergenza umanitaria.

In questa zona dell’Italia è possibile toccare con mano il dramma dei migranti” ha affermato il Presidente Cotugnosi tratta di un’emergenza di cui l’Europa deve farsi carico. Da soli non possiamo farcela. Sono stato invitato dal presidente della XIV Commissione al Senato, Vannino Chiti, perché coordinatore del gruppo di lavoro della CALRE che si occupa degli immigrati minori non accompagnati. Solo a Pozzallo” comunica Cotugnone sono arrivati in quattromila. Si tratta di una questione da affrontare con la massima cura e sensibilità, ragazzi senza famiglie che cercano ed hanno bisogno, di ricostruire la loro vita lontano dalla fame, dalle violenze e dalle guerre. Il progetto presentato dal Molise, ed illustrato anche in Senato” conferma il presidente Cotugnoè stato condiviso perché si parla di percorsi formativi, di protocolli definiti che vanno nella direzione dell’integrazione  e dell’adozione tutelando unicamente gli interessi dei minori”.

La città di Pozzallo, con una popolazione di 19 mila abitanti, ha accolto fino a 12 mila migranti, grazie soprattutto alla disponibilità e solidarietà di tutta la popolazione, unitamente a tutte le istituzioni in campo. Immane il lavoro delle organizzazioni umanitarie che devono far fronte alle esigenze di questi migranti che fuggono da atroci realtà.

Bisogna guardarli negli occhi per capire il dramma di queste persone che arrivano in Sicilia dopo mesi di traversie e violenze nei campi libici” afferma Cotugno “Le testimonianze raccolte in questo centro dicono che il 70% di chi sbarca ha subito violenze, il 90% delle cause di morte è per fame, torture e violenze di ogni genere. Un paese civile non può accettare tutto questo! Guardarli negli occhi ti fa capire di quanto siano fuori luogo le polemiche populistiche che imperversano in Italia e nel mondo. I bambini che vengono recuperati e vengono assistiti hanno diritto ad avere un futuro dignitoso senza privazioni e senza dover patire la fame.  Guerra spietata ai trafficanti di esseri umani, agli scafisti, e chi è vicino ad organizzazioni criminali ed a chi lucra sul dramma di queste persone”  sottolinea Cotugno “ma grande solidarietà e accoglienza per chi fugge da una realtà drammatiche. Grazie a questo incontro, oltre ai rappresentanti italiani, 20 rappresentanti di altrettanti stati europei hanno toccato con mano il dramma che non può essere gestito solo  dall’Italia. L’Europa deve affrontarlo come un problema di tutti gli stati membri vogliamo un’Europa unita, prospera e forte”.

Redazione

CBlive

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