News dal Molise

Crisi economica post-emergenza, per Martino (Acem-Ance) “il tempo di indugiare è finito”

Occorrono provvedimenti immediati, non possiamo più aspettare, con rammarico nel cuore dopo aver fermato tutti i cantiere con forte senso di responsabilità e cognizione.

Lo comunica l’ACEM-ANCE Molise che decide di guardare avanti per scongiurare che molti cantieri non ripartano mai più e con essi anche molte attività di impresa di commercio, di produzione di inerti, asfalto calcestruzzo, auspicando provvedimenti mirati ma soprattutto non misure di natura temporanea per fermare momentaneamente il pericolo in quanto  le imprese sono in piena emergenza, con scarsissima liquidità, in alcuni casi pari a zero ed anche in balia di prestiti mutui e spesso leasing di beni mobili.

L’Associazione con note del 17.03.2020 e del 23.03.2020 ha richiesto i primi provvedimenti alla regione, atti a tamponare la carenza di liquidità, certa della perizia e della sensibilità verso il settore ed attende a ore risposte concrete.

Oggi si dichiara pronta ad instituire una centrale operativa di intelligenza per scongiurare provvedimenti effimeri che possano portare ad un momentaneo sostentamento, in quanto la durata e l’entità di questa emergenza non è ancora calcolabile, per cui ritiene necessario attuare misure mirate che portino allo sviluppo di aree già depresse  che altrimenti rischiano di scomparire dal punto di vista imprenditoriale, con misure pluriennali strutturali per un settore che si ramifica fino ad arrivare alla singola famiglia, una filiera infinita, nella convinzione che senza criterio alcuno, senza obiettivi precisi programmati, azioni effimere possono solo portare solo a posticipare il fallimento comune.

Manifestiamo la nostra vicinanza a tutte le famiglie coinvolte e a tutti gli operatori sanitari e volontari che definiamo gli eroi di questa guerra; – dichiara il Presidente Danilo Martinovivo il territorio da sempre, nato nelle costruzioni, adesso bisogna agire con criterio con quello che serve realmente a noi costruttori; occorrono piani per accompagnare una ripresa forte, con misure una tantum il problema risorgerà dopo pochi mesi. Stiamo vivendo gli inizi di un dopo guerra, non possiamo sbagliare, occorrono programmazioni sui finanziamenti ma soprattutto mirate, studiate e pluriennali! Ci faremo promotori di una programmazione in anticipo: occorrono misure da dopo guerra con cadenza trentennale”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button