Egam, incontro del Partito Democratico: “L’acqua resta pubblica, ai molisani un servizio migliore”

L'intervento di Micaela Fanelli a Rimini
Micaela Fanelli 

Un incontro per sviscerare tutti gli aspetti della nuova legge regionale sulle risorse idriche: l’ha organizzato la segreteria regionale del PD Molise, che della questione aveva già discusso anche con una iniziativa in Basso Molise e in segreteria regionale. Si è tenuta nella sede del partito in via Ferrari a Campobasso, alla presenza di tre tecnici, alcuni che hanno lavorato sul testo della legge per l’amministrazione regionale, e di numerosi sindaci coinvolti nella creazione del nuovo servizio idrico integrato.

Quella approvata giovedì 13 aprile 2017 dal Consiglio Regionale del Molise – è stato spiegato – è una legge che serve ad aggiornare e rendere coerente con le norme nazionali e europee il quadro normativo regionale. Un’attuazione obbligatoria, che vede la nostra regione intervenire dopo che quasi tutte le altre Regioni italiane hanno adeguato i loro ordinamenti.

Le incoerenze normative e gestionali esistenti hanno, infatti, reso problematico affrontare le criticità legate alla gestione dell’acqua in Molise; tra queste, in particolare, si rilevano soprattutto le perdite (circa il 59%), i servizi frammentati (136 gestioni per 136 Comuni), moltissimi dei quali hanno affidato la gestione dei depuratori a soggetti esterni, quindi molto diffusi, che andrebbero invece ridotti e accorpati.

In questa situazione risultava difficile implementare un sistema di telecontrollo e di misurazione delle portate con la conseguenza che gli obiettivi fissati a livello europeo non sono mai stati raggiunti, comportando un taglio dei finanziamenti pubblici destinati all’ammodernamento delle reti.

Un serpente che si morde la coda, una spirale negativa che va interrotta.

La nuova legge punta quindi a migliorare il sistema nel suo complesso, garantendo a tutti i cittadini il diritto all’acqua, sancito anche dalla risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU n. 64/292 del 28 luglio 2010. Un diritto che è possibile assicurare, a tariffe convenienti, solo risparmiando e razionalizzando la rete.

La nuova legge fissa anche le priorità nella destinazione d’uso dell’acqua a favore dell’alimentazione e l’igiene umana rispetto agli altri usi.

Chi avrà la regia del sistema idrico? Anche su questo aspetto la legge è chiara, come emerso dall’incontro: la regia è affidata ai Comuni, associati in EGAM che è quindi è un organismo autonomo rispetto ad altri soggetti istituzionali, che amministra in forma associata le competenze in materia di servizio idrico integrato (acquedotti, fognature e depuratori). E sarà dunque l’EGAM che stabilirà modi, regole e procedure per l’affidamento e la gestione del servizio, nonché gli obiettivi da perseguire.

Ci sarà un automatico aumento delle tariffe? No, assolutamente” tranquillizzano i tecnici della Regione Molise. “Anzi, tutti i molisani avranno la certezza di una tariffa unica su tutto il territorio, mentre oggi la frammentazione della gestione comporta tariffe difformi, mentre gli sprechi e le inefficienze comportano costi più elevati”.

Su questo è però alta l’attenzione della segreteria del PD che più volte ha rimarcato l’importanza che in un momento di forte crisi non si possano prevedere aumenti di costi per i cittadini molisani. Attenzione massima andrà quindi data a non aggravare in alcun modo i costi e a rendere rispettoso il rapporto coi Comuni, facendo attenzione anche ad aspetti particolari come le captazioni.

“Per i motivi illustrati si tratta di una riforma “obbligatoria” – sostiene il segretario regionale del PD Molise Micaela Fanelli, che, peraltro, in qualità di sindaco di Riccia, ha convintamente aderito all’Egam.

“Come sindaco – ribadisce – l’ho fatto da tempo anche perché la nuova legge non comporta alcuna privatizzazione dell’acqua. Certo, all’opinione pubblica è arrivata un’informazione volutamente e artatamente distorta. La realtà è ben diversa e noi – conclude – con l’iniziativa di stasera abbiamo voluto dare il nostro contributo alla effettiva comprensione del problema”.

Redazione

CBlive

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