‘Dolci e Balocchi’, sullo sfratto l’assessore Colagiovanni precisa: “Ampia disponibilità dal Comune per il pagamento arretrato del suolo pubblico e per la nuova location”

La bancarella di Amilcare Iorio durante lo sfratto
La bancarella di Amilcare Iorio durante lo sfratto

L’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni, è intervenuto, con alcune precisazioni, sulla questione dello sfratto che gli agenti della Polizia Municipale hanno reso esecutivo questa mattina, giovedì 9 aprile 2015, nei confronti del titolare dell’attività commerciale ‘Dolci e Balocchi’ di Amilcare Iorio.

“È stato spiacevole dover far intervenire gli agenti della Polizia Municipale per far eseguire il provvedimento di sgombero dell’attività ‘Dolci e Balocchi’ in Corso Bucci”: ha sottolineato, attraverso una nota stampa, l’assessore Salvatore Colagiovanni.

“Avevo chiesto la disponibilità al signor Amilcare Iorio – prosegue l’assessore – di voler chiudere l’attività senza far troppo rumore, anche in virtù delle sentenze del Tar che per due volte gli hanno dato torto, dichiarando infondato il ricorso del commerciante e legittimo lo sgombero imposto dal comune. La struttura, in questa situazione, si è resa protagonista soltanto di un’azione mirata al rispetto delle norme e delle sentenze della giustizia amministrativa”.

“L’amministrazione comunale e l’assessorato competente – spiega Colagiovanni –, ben consapevoli delle difficoltà dettate da un periodo

L'assessore Salvatore Colagiovanni
L’assessore Salvatore Colagiovanni

storico sfavorevole per il commercio, hanno dimostrato nelle ultime settimane la più ampia apertura, offrendo al signor Amilcare Iorio ben tre location alternative: Piazza della Repubblica, via Trivisonno e il parcheggio di viale Manzoni. Abbiamo ponderato le scelte, anche in virtù del fatto di favorire la sua attività commerciale, che ribadisco non può più esercitare a Corso Bucci per due ordini di motivi, ribaditi anche dalle sentenze del Tar: per questioni di sicurezza nei pressi del caveau della banca e per motivi di ordine pubblico, non ultimi quelli riguardo al traffico veicolare nel cuore della città”.

“Da par nostra – afferma ancora Colagiovanni abbiamo anche temporeggiato, al fine di permettere che il signor Amilcare Iorio decidesse dove trasferirsi con la sua attività. Non abbiamo sottovalutato il fatto che lui fa vivere la sua famiglia con l’esercizio commerciale, tanto che gli abbiamo concesso del tempo utile, prima di spostare la location del gazebo, per far sì che potesse risolvere i suoi problemi con l’Ufficio Tributi, dal quale ha avuto la rateizzazione dei debiti contratti con il Comune per il mancato pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. Questo era il primo requisito per poter trasferire la propria attività commerciale. Alla luce di tutto ciò, emerge con chiarezza che l’assessorato alle Attività Produttive e l’ente comunale più in generale abbiano lavorato in queste settimane per fare rispettare le normative in vigore e le sentenze della giustizia amministrativa, senza abbandonare il cittadino Amilcare Iorio che potrà continuare a lavorare in uno dei tre luoghi indicati”.

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