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Le bellezze del Molise, riconoscimento del Mibac. Testamento (M5S): “ministro Bonisoli capace di passare dalle parole ai fatti”

“Le dichiarazioni di interesse pubblico adottate per molti territori del Molise dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dimostrano ancora una volta la grande sensibilità del Ministro Alberto Bonisoli per le peculiari bellezze paesaggistiche e architettoniche della nostra Regione. Un’attenzione che costituisce un indiscutibile elemento di novità rispetto al passato, soprattutto se si pensa che alcune delle richieste di interesse pubblico giacevano nei cassetti del Ministero addirittura dalla fine degli anni settanta. Ringrazio pubblicamente il Ministro per averle liberate dalla polvere che avevano ingiustamente accumulato”. A dichiararlo Rosa Alba Testamento, portavoce M5S alla Camera dei Deputati e componente della Commissione Cultura.

Tra le aree più importanti interessate da questi provvedimenti – continua la Portavoce – vi sono il centro antico di Campobasso con il castello Monforte, le chiese romaniche e i suoi palazzi storici, l’intero territorio del comune di Isernia, dalla catena delle Mainarde al Massiccio del Matese, con la cattedrale di San Pietro Apostolo e le altre chiese e monumenti, oltre a l’alta valle del Biferno. Tale riconoscimento – aggiunge – non ha riguardato solo i due capoluoghi di provincia, ma anche altri comuni come Toro, Chiauci, Civitanova del Sannio, Sessano del Molise, Carpinone, Frosolone, Macchiagodena, Pescolanciano, Ripalimosani, Ferrazzano e Santa Maria del Molise”.

“Parimenti il Ministro dimostra di saper passare dalle parole ai fatti anche sul potenziamento dell’attività del Ministero. Infatti, con l’indizione nel 2019 di un bando di concorso per l’assunzione di 4.000 persone e l’impegno ad assumerne in totale 6.000 nel prossimo biennio, il Ministro conferma, come dichiarato a luglio in Commissione Cultura in sede di illustrazione delle sue linee programmatiche , di voler rimediare alla carenza di personale del dicastero, valorizzando finalmente quelle tantissime professionalità e eccellenze dei beni culturali che in questi anni non sono riusciti a trovare un’occupazione nel nostro Paese”, conclude Rosa Alba Testamento.

Redazione

CBlive

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