Palazzo D’Aimmo, Federico e Manzo restituiscono 456mila euro in tre anni e mezzo: “Per risparmiare non serve cambiare la Costituzione”

I consiglieri Patrizia Manzo e Antonio Federico
I consiglieri Patrizia Manzo e Antonio Federico

Il Movimento 5 Stelle Molise mantiene le promesse. Patrizia Manzo e Antonio Federico hanno rinunciato a 456 mila euro tra somme accantonate o a cui hanno rinunciato. Soldi ora a disposizione di tutti i cittadini. Non era mai successa una cosa simile nella storia della politica molisana. Ad annunciarlo sono i due consiglieri regionali, attraverso una nota stampa.

Segnatevi questa cifra: 456 mila 902, 47 euro. Sono i soldi che i portavoce M5S in Consiglio regionale Patrizia Manzo e Antonio Federico hanno restituito finora ai cittadini molisani. Lo hanno fatto – scrivono Federico e Manzo – dimezzando i loro stipendi, restituendo i rimborsi non utilizzati, rinunciando alle indennità, rendicontando le spese sostenute.

“Antonio e Patrizia – si legge nella nota stampa – sono la prova che per tagliare i costi della politica non serve stravolgere la Costituzione, ma basta rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. Purtroppo il Movimento 5 Stelle è l’unico che attua questa politica: pensate che se anche gli altri consiglieri avessero fatto la nostra scelta il Consiglio regionale del Molise avrebbe risparmiato finora oltre 4 milioni di euro.

Patrizia e Antonio hanno mantenuto le promesse. In questi mesi hanno raccolto tutte le loro buste paga, i bonifici di restituzione depositati temporaneamente presso un conto cointestato e poi riversati alla Regione Molise e le buste paga ridotte dall’adesione all’istituto della rinuncia a parte dello stipendio. Il totale a cui il MoVimento 5 Stelle Molise ha rinunciato aggiornato al 23 novembre 2016 è pari, come detto, a euro 456.902,47.

Da inizio legislatura Antonio e Patrizia hanno sempre percepito circa 2700 euro netti, invece di oltre 8 mila euro di base, previsti per i consiglieri regionali. Già dall’entrata in Consiglio si sono battuti per attivare l’istituto della rinuncia, presentando anche una legge ad hoc e convincendo la Regione a dare la possibilità ai consiglieri di decidere quanto guadagnare ogni mese: una cosa unica in Italia.

Giorni fa, a Firenze, il Movimento 5 Stelle ha annunciato la restituzione di 80 milioni di euro di cui 426 mila provenienti proprio dai portavoce molisani. A questa somma, però, vanno aggiunti i soldi rinunciati ogni mese non percependo i 2451 euro a testa del cosiddetto articolo 7 della legge regionale 7/2002, il fondo per i portaborse, fin quando la legge in questione è stata abrogata proprio grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle Molise. E vanno anche aggiunti i seimila euro che Patrizia e Antonio hanno donato alle famiglie colpite dal sisma del Centro Italia quest’estate.

A gennaio 2015 i nostri portavoce avevano già rinunciato a 248 mila euro riversati alla Regione per un fondo dedicato al microcredito per le Pmi. Da quel momento Antonio e Patrizia hanno aderito all’istituto della rinuncia, dimostrando con maggior incisività, se mai ce ne fosse stato bisogno, che ridurre i costi della politica è facilissimo: basta inviare una nota di rinuncia all’Ufficio di Presidenza. Così nelle buste paga dei nostri portavoce è risultata presente la sola voce relativa all’indennità di carica ridotta a 5.000 euro lordi con la rinuncia alla quasi totalità dei rimborsi. Per quanto riguarda invece i 54 mila euro messi da parte solo quest’anno, presto sceglieremo il miglior modo possibile per metterli a disposizione dei cittadini molisani.

Siamo una forza politica che ha capito bene come in momenti difficili per il Paese chi governa, o vuole candidarsi a farlo, deve dare l’esempio. Negli anni abbiamo sempre assistito a tante chiacchiere e pochi fatti, da tutte le parti. Il premier Renzi e Frattura ora ci dicono che la riforma serve a tagliare i costi della politica, ma per anni qualsiasi formazione politica compreso il Pd ha sempre bocciato le nostre proposte in tal senso. Solo il Movimento 5 Stelle Molise vuole davvero ridurre il peso economico delle istituzioni e lo dimostra con i fatti: non a parole, né inventandosi mega riforme inutili.

La nostra battaglia per la trasparenza nelle istituzioni, per l’equità sociale e per l’abbassamento degli emolumenti di qualsiasi tipo prosegue, come prosegue la nostra battaglia contro una riforma che non serve. È bello invece pensare che anche mentre state leggendo questo articolo, il Movimento 5 Stelle Molise sta mettendo da parte altri soldi. Oggi possiamo dire che Patrizia Manzo e Antonio Federico come tutto il Movimento 5 Stelle sono un esempio: due ragazzi, due cittadini prestati alla politica che rinunciano a centinaia di migliaia di euro. La rivoluzione è sotto i vostri occhi”.

Redazione

CBlive

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