Palazzo San Giorgio, i consiglieri comunali Pilone e Ambrosio contro la nomina del settimo assessore

La conferenza del consigliere comunale Francesco Pilone nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio
Il consigliere comunale Francesco Pilone

“La maggioranza di centrosinistra del Comune di Campobasso, con la nomina del settimo assessore, smentisce se stesso e tutte le promesse fatte in campagna elettorale in merito ad un profilo di ‘sobrietà’ oltretutto mai palesato, ma conferma un’operazione di spartizione di poltrone per mettere a tacere malumori e divisioni all’interno della stessa compagine di governo comunale ad un anno e mezzo di insediamento amministrativo”. È duro l’attacco del consigliere comunale della Coalizione Civica, Francesco Pilone, dopo la nomina di un altro assessore nella Giunta del sindaco Antonio Battista.

“Denunciamo – prosegue Pilone – con forza questo atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei cittadini di Campobasso che hanno ben compreso che questa vergognosa operazione spartitoria è legata all’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, essendo Ramundo, insieme a Durante, in lizza per l’incarico poi affidato al Capogruppo di Lab. La quadra è stata trovata non per una comunanza di intenti o per il raggiungimento programmatico condiviso, ma perché sono stati accontentati entrambi gli aspiranti con l’affidamento di incarichi prestigiosi nella compagine di governo. È giusto che i cittadini sappiano che a fronte di una riduzione del numero dei Consiglieri Comunali (prevista dalla legge) che da quaranta sono passati a trentadue rispetto alla passata amministrazione, oggi assistiamo ad un aumento del numero degli Assessori che da sei sono saliti a sette e, secondo le ultime indiscrezioni saliranno a nove nelle prossime settimane. A queste considerazioni va aggiunto il fatto che l’operazione avrà un costo per le casse comunali di circa 36.000 euro in più all’anno. E seppur il Sindaco ha asserito che l’effetto “maquillage” sarà a spesa zero (aspettiamo in giornata la delibera di giunta che rimodula i costi mensili degli assessori) e cioè che il costo complessivo della giunta rimarrà invariato, nel senso che lo stipendio dell’assessore Ramundo sarà garantito dalla quota parte di circa 500 euro, alla quale mensilmente ciascun assessore dovrà fare a meno, è anche vero il fatto tale somma, a questo punto, poteva essere sottratti sin dall’inizio del mandato.

“Un’altra osservazione – continua Piloneva fatta in relazione alla delega che è stata data. Va ricordato che il dottore Ramundo è stato Consigliere incaricato proprio alla raccolta differenziata. Se ad oggi la differenziata ancora non parte (e non partirà neanche nei prossimi mesi come annunciato), se mancano strumenti regolamentari idonei legati alla tutela dell’ambiente (qualcuno è in discussione alla fase embrionale in commissione) se manca un business plan in grado di porre in essere azioni strategiche per una vera pianificazione amministrativa in campo ambientale, ci viene da chiedere: l’assessorato è un premio per ciò che (non) è stato fatto finora? O meglio, perché l’assessore Ramundo non ha portato a termine il lavoro affidatogli come consigliere incaricato? Perché ha avuto bisogno del ‘titolo’ di assessore? A che servono i consiglieri delegati? Siamo disgustati da queste logiche di bassa lega che non ci appartengo e proseguiremo il nostro lavoro attraverso un’opposizione di denuncia, ma anche e soprattutto di proposta, cosa questa che ha sempre caratterizzato la nostra azione per l’amore nei confronti di Campobasso e dei suoi cittadini”.

“Continua la militarizzazione del comune di Campobasso e degli enti collegati da parte delle truppe del PD e del sindaco? Battista, il tutto anche grazie alla complice compiacenza di partiti accondiscendenti, liste ormai fantasma e consiglieri in stato catatonico – scrive, invece, il consigliere di maggioranza (in eterno conflitto) Michele Ambrosio –. Con lo slogan ‘ti restituisco la città’ il candidato Battista sta mantenendo l’impegno e sta restituendo effettivamente la città ma al PD, di cui è stato segretario organizzativo. Un Partito Democratico che sta occupando di tutto e di più: sindaco, quattro assessori tra cui il vice-sindaco, quattro consiglieri subentrati, sette presidenti di commissione, tre consiglieri delegati, presidente e consigliere della Azienda Servizi alla Persona don Carlo Pistilli, direttore generale, nucleo di valutazione e prossimamente consiglieri e revisori della partecipata SEA,  e a stretto giro Provincia, Egam, Senato”.

 

Redazione

CBlive

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