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Piana di Venafro, alto rischio inquinamento: “O le Istituzioni finanziano lo studio epidemiologico, o si procederà ad una raccolta fondi”

Dall’anno scorso, sempre su iniziativa delle “mamme per la salute”, dopo istanze e rivendicazioni, è partito concretamente un percorso per arrivare al tanto atteso studio epidemiologico che riguarderà la valle del Volturno. Il percorso che giustamente si è scelto di seguire è quello di far rientrare questa iniziativa, dovendo essere espletata dal CNR, in una cornice istituzionale. Quindi il Comune di Venafro, capofila, ha provveduto mediante delibera di giunta Comunale a stanziare la quota parte di finanziamento che intende erogare e si è in attesa che gli altri Enti coinvolti (il Comune di Conca Casale ha già provveduto) facciano lo stesso. I problemi sono essenzialmente due, uno che riguarda la tempistica, ovvero non fare in modo che la lunghezza delle procedure che spesso caratterizza gli Enti possa determinare l’inizio dello studio alle calende greche, e l’altro che riguarda la Regione. Quest’ ultima infatti nell’esercizio delle proprie funzioni e prerogative avrebbe già dovuto da tempo non solo produrre un vero Registro dei Tumori (adempimento necessario al fine del raggiungimento dei LEA) ma anche, come fanno molte Regioni, provvedere essa stessa al finanziamento di studi sulle malattie.   “Ricordo che questo studio dovrebbe costare circa cinquantamila euro e che il bilancio della Regione Molise è pari a circa un miliardo di euro e che l’ultima legge di stabilità ha provveduto ad aumentare i costi del Consiglio Regionale per 5,8 milioni di euro. Insomma, se ci fosse la volontà politica e l’autorevolezza da parte degli esponenti regionali (e mai come in questo periodo ne abbiamo avuto cosi tanti in Rappresentanza del nostro territorio), lo studio dovrebbe essere finanziato interamente dalla Regione e si dovrebbe arrivare a ciò in pochi giorni. Assistiamo invece ad Assessori Regionali che affermano che “tra un’azienda- inceneritore e le istanze dei cittadini” non sceglie” queste le informazioni fornite da Stefano Buono, dirigente regionale del PD e consigliere comunale di Venafro.

Dovrebbero spiegargli che non ha possibilità di scegliere, ma il suo compito è quello di tutelare la salute dei cittadini che amministra e per cominciare a pensare di farlo bisogna finanziare questo benedetto studio sulle malattie. Assistiamo invece a rivendicazioni, nella maggioranza che è al governo della Regione, di poltrone e assessorati ed assistiamo allo spiacevole ed incivile episodio di un Governatore che etichetta il sistema mediatico molisano e tutti giornalisti come “giornalai””, prosegue Buono rilanciando la proposta di raccolta fondi: “Quindi, se si dovesse appurare che manca la reale volontà politica e considerata l’esigenza di avere una tempistica celere e certa, propongo la seguente soluzione: Se entro il trenta settembre non si dovesse chiudere il percorso istituzionale, si proceda ugualmente lanciando una grande campagna di raccolta fondi tra i cittadini di Venafro e dell’intera valle che, purtroppo, ancora una volta, dovranno dimostrarsi nettamente superiori alla classe dirigente che dovrebbe condurli”.

 

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