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Piano sociale scaduto ed FNA bloccato, Facciolla: “A rischio i servizi”

“A pagare le conseguenze dell’immobilità di questo governo regionale stavolta è il settore del Sociale ed i tanti servizi ad esso collegati”. Così il consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla.

“Oggi – prosegue – è un giorno importante perché scade l’FNA il Fondo per la non autosufficienza.

Chi ha fra i suoi cari una persona disabile o che ha bisogno di assistenza continua sa quanto siano importanti gli aiuti economici e di altro genere che vengono dal Fondo per la non autosufficienza e sa bene che da domani non li avrà più.

Ebbene la Regione Molise, sebbene consapevole della scadenza dell’FNA, non ha fatto nulla per rinnovarlo, non ha neanche predisposto l’avviso per la messa a bando delle risorse finanziarie che, tramite gli ambiti sociali, dovevano essere erogate ai Comuni. Sono proprio i Comuni, già in forte difficoltà economica, che ora dovranno anticipare queste risorse se non vorranno interrompere i servizi”.

Sarebbe stato possibile evitare tutto questo: da assessore nel 2017 il disciplinare fu pubblicato in marzo, già in aprile gli ambiti pubblicarono il bando e le programmazioni FNA partirono regolarmente il 1 giugno.

“In realtà – dice ancora Facciolla – ci dicono che questa mattina (sabato!) ai referenti degli ambiti sociali la Regione ha inviato via mail una nota con la sollecitazione a prorogare solo i servizi dei centri diurni.

Cosa significa una mail di spedita di sabato, il giorno prima della scadenza, e solo per uno dei tantissimi servizi gestiti dagli ambiti sociali?

Due sole cose, incompetenza e inadeguatezza.

Altro schiaffo dato ai molisani è quello del mancato rinnovo del Piano Sociale, predisposto dall’amministrazione a guida Frattura e scaduto nel 2018.

La bozza del ‘nuovo’ Piano Sociale ci è stata presentata in Consiglio regionale ma l’abbiamo rispedita al mittente perché era solo una fotocopia del piano precedente, non aggiornata e assolutamente non adatta alle rinnovate esigenze dei molisani.

Il settore Sociale è forse uno di quegli ambiti che cambia con maggiore velocità ed ora, dopo l’emergenza covid, non è pensabile di stilare un Piano Sociale senza aver ascoltato tutti i referenti e gli stakeholder.

Tutto questo – conclude il consigliere dem – rischia di paralizzare ulteriormente i servizi e gli aiuti destinati alla fascia più debole della nostra società. Una palese ingiustizia”.

Carola Pulvirenti

Redazione

CBlive

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